SAN ROMANO – Appaltati i lavori di sistemazione del Canale della Villetta nel Comune di San Romano da parte del Consorzio di Bonifica Toscana Nord: i cantieri partiranno nei prossimi giorni. Si tratta di un’opera che rientra nei finanziamenti della Strategia Nazionale Aree Interne per l’area di Garfagnana, Lunigiana, Media Valle del Serchio e Appennino Pistoiese e che prevede un investimento complessivo attorno agli 80mila euro.
L’area su cui si andrà a lavorare è ubicata nel Comune di San Romano nel tratto del canale della Villetta, nell’omonima frazione, vicino al campo sportivo. In questo punto del corso d’acqua la sponda è costituita prevalentemente da depositi alluvionali del corso fluviale su cui è andata sviluppandosi una folta vegetazione spondale costituita da rovi, cespugli ed alberature di piccola dimensione. Fenomeni di dinamica torrentizia, accentuati dai cambiamenti climatici degli ultimi anni, hanno innescato un importante processo di abbassamento del fondo molto accentuato che determina conseguentemente il cedimento delle sponde con conseguenti movimenti franosi molto estesi. Il tratto in dissesto si estende per circa 200 metri lungo l’asta fluviale.
“Andremo a ridurre il rischio e a sistemare gli argini attraverso alcune opere di mitigazione che prevedono delle briglie di raccolta e scogliere spondali in massi ciclopici – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – garantendo lo scorrimento delle acque con una sicurezza maggiore e al tempo stesso consentiremo una continuità biologico faunistica al torrente”.
Per stabilizzare ulteriormente le sponde sarà inoltre realizzata una sottofondazione in micropali, andando ad apportare altra terra laterale per stabilizzare le sponde. Sono previste inoltre opere di pulizia della vegetazione e uno scavo del fondo che sarà reimpiegato all’interno del cantiere.
“Grazie alle risorse che arrivano dalla strategia nazionale Aree interne, con fondi europei, possiamo mettere in campo tante opere essenziali per borghi storici e paesi della montagna – conclude Ridolfi – con l’obiettivo non solo di mitigare il rischio idraulico ma anche di migliorare la vita delle persone e provare a invertire lo spopolamento che caratterizza queste zone”.
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