Al via domani a Barga il Festival dei Giovani Artisti. Con una “call” alla Valle del Serchio: “Adotta un artista emergente”

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BARGA – Inaugura domani, sabato 8 giugno alle ore 18.30, presso la Galleria Comunale di Barga la mostra che dà inizio al “Festival dei giovani artisti”. Un festival che mira a coinvolgere nei prossimi mesi l’intera Valle del Serchio, con una call ai Comuni affinché “adottino un artista”.

Enrico Bani, Alexandra Efremova, Fine (Marco Galli), Natalya Gudovich, Simone Guideri, Monograff (Tommaso Mannucci), Muz (Samuel Rosi), Noeyes (Giulia Salamone) è la selezione dei giovani 8 artisti emergenti coinvolti. Le opere in mostra (sculture, pitture, grafica, wall painting, installazioni) raccontano la moltitudine dei possibili percorsi che un artista di oggi può intraprendere. “Abbiamo riunito un collettivo di giovani artisti e stiamo lanciando un’idea inedita di Festival che unisca tutte le comunità della valle del Serchio – dichiara il curatore Gian Guido Grassi – andare e tornare, incontrarsi, sperimentare nuovi media e avviare dialoghi. Questa è la prima tappa di un viaggio che dai monti al mare”.

Dalla Galleria Comunale viene inoltre lanciata una call ai Comuni perché aprano i loro borghi e le loro aree naturali e invitino un artista a realizzare progetti site specific. Un progetto di residenza per fare conoscere il territorio e incoraggiare la ricerca.

Prosegue così l’impegno e la riflessione sul territorio che la Galleria Comunale di Barga e l’Associazione Start hanno intrapreso.  “Lo scorso anno abbiamo creato un itinerario artistico in Garfagnana dipingendo sei pareti con alcuni dei più celebri artisti della scena urbana internazionale (Bastardilla, Ericacilcane, Hitnes e Zed1) e li abbiamo invitati all’interno delle mura della Galleria ad esporre. – prosegue Grassi – Quest’anno portiamo dalla Galleria, chiamando a raccolta alcuni dei più interessanti tra i giovani emergenti, per andare a lavorare con lo spazio esterno successivamente”.

 

IL CALENDARIO. La programmazione della Galleria prosegue con Portraits II, con le opere di Petra Wend (25 luglio – 4 agosto), I Ching, di Swietlan Nicholas “Nick” Kraczyna e Frank Viviano (10 – 25 agosto), Abstracta (31 agosto – 6 ottobre), Io sono Poesia, la mostra dedicata a Puccini (12 ottobre – 10 novembre), Silva, di Sarah Danays (16 novembre – 1° dicembre), fino alla collettiva In Comune IV (7 – 31 dicembre).

Lo spazio sarà aperto tutte le settimane dalle 18 alle 20 da giovedì a domenica; sarà inoltre garantita l’apertura su appuntamento o richiesta scrivendo a start.oye2017@gmail.com. Durante la stagione estiva il periodo sarà esteso in conformità ai principali eventi che caratterizzano il programma del Comune.

LA GALLERIA COMUNALE | IN COMUNE. La mostra del “Festival della Strada” fa parte del progetto “InComune”, ideato da Giorgia Madiai e Kerry Bell nel 2021 con l’obiettivo di sostenere la creazione di una comunità artistica invitando a partecipare gli artisti ed i creativi che vivono e sono legati alla Valle del Serchio, alla Garfagnana e alla Lucchesia. Nel 2022 ha aderito al progetto anche il curatore Gian Guido Grassi; con questo nuovo ingresso lo spazio si è aperto a nuove ricerche e ad artisti che rappresentano un’eccellenza della scena emergente italiana.

Pur dedicato in particolar modo alle arti figurative e plastiche, lo spazio cerca di creare una sinergia tra differenti forme di arte organizzando momenti musicali e/o letterari coordinando la propria attività ai principali eventi di Barga. La Galleria Comunale costituisce da oltre 10 anni il fulcro della attività artistica contemporanea barghigiana: vera e propria casa degli artisti, aperta a valorizzare il lavoro di coloro che sono nati o hanno scelto di andare a vivere a Barga. Con un’attività di 10 mostre l’anno offre, una proposta costante ed è un importante punto di ritrovo per tutta la comunità; un luogo resiliente e carico di energia positiva che contribuisce alla vitalità di tutta una vallata.

 

 

 

BIOGRAFIE
Enrico Bani, nato nel 1996, si è laureato presso la Scuola di Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Si è dedicato durante il suo percorso di studi alla ricerca nel campo della grafica d’arte contemporanea integrando la tradizione con la contemporaneità, ha studiato le nuove tecniche calcografiche. L’artista pone al centro della sua ricerca la lettera che, emancipata dal suo ruolo comunicativo, si astrae in un segno grafico e materico nello spazio.
Tommaso Mannucci, in arte Monograff,, nato nel 1996, si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze in Arti Figurative e Grafica d’Arte. Durante il suo percorso di studi si avvicina ad interventi pittorici in strada e specialmente in luoghi abbandonati; apprende la tecnica dello spray e comincia a dipingere con rulli e pennelli. Dipinge spesso in iniziative di associazioni culturali e sociali e partecipa alle diverse esposizioni da Firenze a Torino. Sperimenta e sviluppa la propria ricerca pittorica e stilistica con varie tecniche come la pittura ad olio e l’acrilico. Nel 2023 fonda, assieme a Lissia Dinoia, il collettivo Spazioterra.

Marco “Fine” Galli, nato nel 1988 in Toscana, arriva maldestramente alla fine del suo percorso di studi laureandosi in pittura e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2017.

Sente una forte pulsione per il disegno fin da quando ha memoria e non trova particolari interessi fuori dall’ambito artistico. Appassionato di Arte Murale, dipinge in strada dal 2009.
Simone Guideri, nato a Siena nel 1996, vive e lavora a Firenze e ad Eindhoven. Si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2021. Dopo gli studi lavora prima nella bottega “Decori nel Tempo” a Radda in Chianti di Davide Matassini e Silvia Ottobrini, poi come ceramista all’interno dello studio di design “Fabrique ceramique” di Marlies Crooijmans ad Eindhoven. Lavora poi come assistente di diversi artisti nel campo della street art, tra cui Tellas, 2Blene, Vesod, Kobra. Ad ora lavora come assistente dell’artista Leonardo Meoni nel suo studio a Prato. Partecipa alle mostre personali e collettive in italia e all’estero.
Alexandra Efremova, nata a Mosca nel 1997. Ha vissuto a Mosca e a Milano, attualmente abita a La Spezia. Ha sviluppato la sua passione per l’arte all’età di 3 anni. Fu influenzata dalla scuola sperimentale che frequentava, dove le lezioni scolastiche tradizionali si affiancavano alle varie forme di espressione artistica. Si è laureata in architettura presso l’Accademia Statale di Mosca nel 2020 e sta completando il suo Master presso la facoltà di architettura dell’Università di Genova. Dal 2019 lavora come architetto e designer freelance. Oltre alle sue attività in architettura e design, si dedica all’arte e alla grafica, creando disegni e producendo oggetti di design, loghi e branding per ristoranti e negozi. Nelle sue opere si attiene ad un stile accademico, trasmettendo sulla tela le impressioni che le suscitano i colori vivaci del paesaggio ligure.
Natalya Gudovich, dell’anno 1994, ha vissuto a Mosca e, successivamente, a Carrara. Si è laureata presso l’Istituto d’arte Surikov di Mosca. Artista multimediale, curatore e Producer dei diversi progetti di esibizione.
Natalya lavora con la narrativa del post-umanesimo in cui l’uomo viene sostituito da oggetti antropomorfici, è interessata al problema della globalizzazione e ai temi post-apocalittici. L’artista combina tra di loro i motivi classici e contemporanei. Ha partecipato alle numerose fiere, mostre, seminari e conferenze.
Samuel Rosi, in arte Muz, nato nel 1995 a San Miniato.  Si è laureato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brerta. Vive e lavora a Cerreto Guidi. Provenendo dal contesto dell’arte urbana, ha sviluppato un’attrazione verso il paesaggio contemporaneo, un luogo privo di orizzonti e capace di prestarsi ad ogni tipo di elemento costitutivo. Il paesaggio urbano diventa così un modo per ripensare lo spazio come un insieme di relazioni, un supporto su cui intervenire. All’interno di una contemporaneità progettuale il paesaggio acquisisce rilevanza: diventa un nuovo paradigma del progetto contemporaneo.

Giulia Salamone, in arte NOEYES, nata nel 1989. Si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha abbracciato l’astrattismo concettuale, molto essenziale e pulito e con le basi tecniche. Prende il nome dalla forma che la contraddistingue, un occhio vuoto, la sua semplicità si oppone in modo critico alla società contemporanea e sottolinea l’importanza di osservare e guardare oltre le finzioni. La ricerca è guidata da dinamiche prospettiche, sovrapposizioni, da una ”profondità dell’illusione”. E tra le ombre e i vuoti gli elementi si staccano dalla superficie. Porta con sé il valore della ricerca pittorica e il fondamentale studio cromatico accompagnato dalla teoria tra la storia dell’arte e la filosofia che l’ha influenzata nella sua ricerca ed evoluzione.

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