FORNACI DI BARGA –In piazza 4 Novembre a Fornaci di Barga, di fronte al monumento ai Caduti della prima Guerra Mondiale, nel bel mezzo della Festa organizzata dal Cipaf Centro Commerciale Naturale il 2 giugno, si è tenuta la 78ma celebrazione della Festa della Repubblica Italiana.
La cerimonia, come da programma, ha avuto inizio alle o10 ed erano presenti, oltre alla sindaca del Comune di Barga Caterina Campani, vari amministratori, ma soprattutto la Banda municipale G. Luporini, con diverse associazioni d’armi come Il Gruppo Alpini Barga, l’Ass. ne Marinai d’Italia, il Gruppo dei Carabinieri in Congedo e L’Ass. Militari in Congedo. Era presente anche l’ANPI. Tutti insieme hanno conferito ai festeggiamenti un corollario dei più belli. Tra le autorità non è mancato il brigadiere della Stazione dei Carabinieri di Fornaci di Barga.
La cerimonia ha preso inizio con la deposizione di una corona d’alloro al monumento, portata da un Alpino e da un Marinaio, mentre dietro sfilavano le autorità. Il tutto è stato suggellato dall’Inno di Mameli, suonato dalla Banda Luporini, poi passando al Piave e infine il sempre più che commovente Silenzio.
Ha preso poi la parola la sindaca che ha ricordato i vari passi storici che stanno dietro alla festa che ormai assomma settantotto anni e più che mai dobbiamo far sì che la nostra democrazia possa avere altri e tanti anni di vita.
Vogliamo chiudere questa nota con un breve passo dal discorso pronunciato dal nostro Presidente Mattarella, con il quale richiama tutti noi al più alto valore di responsabilità:
“Il 2 giugno del 1946 l’Italia sceglieva la Repubblica.
Quel voto – all’avvio della vita democratica – rappresentò per gli italiani una chiamata alla responsabilità. In quegli anni di speranze diffuse, le aspirazioni al benessere e al miglioramento della condizione personale, procedevano insieme alle conquiste democratiche e sociali.
La congiuntura internazionale propone nuovamente tempi straordinari.
Come allora avvertiamo – oggi a livello mondiale – l’esigenza di impegnarsi per la pace, di perseguire insieme ovunque libertà e sviluppo, democrazia e diffusione del benessere, maturazione civile, crescita economica e dei diritti: questa ci appare, nella comunità internazionale, la grande sfida, l’orizzonte che abbiamo di fronte.”.
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