BARGA – Giovanni Onesti, originario di Fiattone in Garfagnana, dopo essere emigrato in Russia e negli Stati Uniti, dove fece una discreta fortuna, acquistò, a cavallo del XX Secolo, dalla nobile famiglia Cardosi – Mazzolini di Barga, il grande fabbricato, non ancora ultimato, che si trovava al Giardino, all’inizio della via Barga – Castelnuovo. Con mentalità lungimirante vi aprii un moderno caffè quando ancora la vita amministrativa e commerciale barghigiana era racchiusa fra le mura del centro storico.
Dopo la Prima guerra mondiale il figlio Francesco edificò a fianco del caffè una sala cinematografica trasformata successivamente in officina garage. Nel 1936 Francesco con il figlio Giovanni si trasferirono in Africa Orientale ed il locale fu gestito da Giuseppe Turri, altro emigrante.
Nel dopoguerra gli Onesti ripresero in proprio la gestione trasferendo il caffè nell’ampio ex garage con pista da ballo nel contiguo giardino, dove prima esisteva un impianto per il gioco delle bocce.
Ritiratisi gli Onesti l’attività passò negli anni ’70 alla famiglia di Fedele Rossi con i figli Erina e Sergio e poi a quella dei fratelli Giuseppe e Bruno Lucchesi, poi presa in carico dai figli di Giuseppe, Paolo e Fabio che qui aprirono la loro pasticceria.
La penultima gestione è stata quella di Tony Boggi con Carla insieme ad Ivo Micchi con Gabriella fin poi ad arrivare alla famiglia di Fernando Andreucetti che ha gestito il bar dal maggio 2008 al maggio 2020. Da Allora il bar ha chiuso definitivamente i battenti. Almeno fino ad ora.
E’ notizia di questi giorni, l’avvio del cantiere che riguarda proprio il palazzo dell’ex bar Onesti. Immobile di proprietà privata, oggetto di un intervento di riqualificazione partito proprio in questi giorni.
L’obiettivo, a quanto trapela è proprio quello di riqualificare l’immobile a cominciare proprio dall’ex Bar Onesti, con l’intento poi di mettere nuovamente sulla piazza il locale; ricercare se ci sarà richiesta una nuova gestione questa attività che ha segnato la storia della Barga Commerciale del Secolo scorso.
In questi anni c’erano un po’, anzi tanti a quanto si è saputo, di intoppi e di problematiche di tipo urbanistico da risolvere e dopo tanto lavoro, grazie anche al supporto tecnico venuto dall’amministrazione comunale, si è riusciti insomma a venire a capo alle problematiche; passaggio necessario per poter avviare i lavori. Ora il cantiere è aperto e non c’è davvero che da augurarsi un nuovo futuro di successo ed una nuova vita per lo storico Bar Onesti o quantomeno per la riqualificazione di questo palazzo.
(le notizie storiche sono tratte dal libro “Barga, Arte, storia, cultura commercio” di Antonio Nardini)
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