MONTAGNA – “La Pizza” è un promontorio, un colletto sporgente sulla cui sommità è tradizione di un gruppo di amici, abitanti nella montagna barghigiana, mettere una bandiera d’Italia.
Sembra che già durante la prima guerra mondiale, qualcuno avesse posizionato sul quel grotto, da cui si domina il corso della Corsonna e tutti i versanti limitrofi, un pezzo di stoffa colorata, e così anche negli anni successivi.
Leo Gonnella (dotato di una memoria di ferro) si ricorda bene che gli operai forestali (tra cui suo fratello) nel 1957 piantarono un palo di legno tra i sassi, sulla “Pizza”, e vi legarono una bandiera italiana. Come però si può immaginare, lassù con il vento e le intemperie della montagna, qualsiasi bandiera ha vita breve e perciò bisogna intervenire spesso.
Anche negli ultimi anni questo “rito”, a cui Leo tiene tantissimo, si è quasi sempre ripetuto.
Leo, uno degli ultimi scalpellini rimasti, è un abile scultore del sasso (tra le tante sue opere anche le due statue di S. Cristoforo posizionate una alla chiesina degli alpini alle Palmette e l’altra vicino alla chiesina a Lago Santo), è stato da giovane anche un operaio forestale.
Domenica scorsa 12 maggio, Leo, che aveva già da tempo preparato il materiale occorrente (filo cordine e morsetti vari), insieme agli amici Michele Moscardini ed Emanuele Renucci di Carpinecchio, è voluto tornare sulla “Pizza” per rimettere la bandiera.
Dopo aver fatto una abbondante colazione al capannello in loc. “Specchione”, i tre sono partiti verso l’appennino e dopo aver lasciato il fuoristrada sotto “La Nuda”, hanno incominciato la discesa che a piedi, lungo il colletto dopo “Monteseccori”, conduce sulla “Pizza”.
Lì dopo aver riposizionato il palo di legno, che aveva sempre affissa una bandiera in lamiera realizzata in questi anni dal Doriano di Renaio, è stato fissato con dei tiranti in acciaio che si spera contribuiranno a far durare l’opera più a lungo nel tempo.
Leo, Michele ed Emanuele, in una mattinata serena e senza vento, hanno dunque ripristinato un piccolo simbolo della presenza dell’uomo anche in angoli lontani e quasi inaccessibili, ma comunque pieni di fascino per chi ama la natura e le nostre montagne.
Tutti e tre soddisfatti e felici per aver trascorso una mattinata immersi nella natura della montagna e per aver fatto nuovamente sventolare in alto la bandiera (anzi 3, due anche in tessuto) sulla “Pizza”, sono ritornati al capannello dello “Specchione” per gustare, insieme ad altri amici il buon pranzo preparato dalla Delia.
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