Kme, indagini sulla dinamica dell’infortunio costato la vita a Nicola Corti

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A Fornaci una mattinata amara e di dolore, che si avvertiva palpabile nelle parole, negli sguardi, negli occhi lucidi dei colleghi di lavori e dei sindacalisti presenti al cancello della fabbrica, in attesa dell’incontro con i vertici aziendali richiesto proprio da Fim, Fiom e Uilm.

Nella mattinata, a partecipare all’incontro con i vertici aziendali e i sindacati anche la prima cittadina di Barga Caterina Campani che sul luogo della tragedia era accorsa nella stessa serata

Tutti, nessuno escluso, dall’azienda ai sindacati, ai dipendenti, aspettano di avere maggiori notizie dalle indagini in corso per capire una vicenda, un incidente che per il momento rimane per tutti inspiegabile.

Nicola lavorava al forno flottante 1 ed era sicuramente, come raccontano anche i colleghi, uno dei più esperti in questo lavoro. Era entrato in fabbrica verso la metà degli anni 90 e da allora aveva sempre lavorato in questo reparto; prima al forno flottante 2 e poi all’uno, dove è accaduta la tragedia. Era lui che spesso veniva incaricato di formare i più giovani perché considerato il più esperti nel lavoro di Tutti opra concordano su un punto:  sul perché dell’accaduto dovranno essere le indagini in corso a fare luce.

Per il momento qui alla “Metallurgica”, come chiamano tutti la fabbrica a Fornaci, c’è solo il dolore per la perdita di Nicola.

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