Il Modello Sette e Trenta

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Come ogni anno, di questi tempi, si rinnova la solita guerra di nervi tra me e il modello 730.
Nonostante mi guardi bene dal cercarlo, lui, in qualche misteriosa maniera, riesce sempre a intrufolarsi in casa mia, si posiziona dove non posso non notarlo e, ostentando indifferenza, aspetta…
Per i primi giorni faccio finta di non vederlo e gli passo davanti senza degnarlo d’uno sguardo, ma lui è lì, e aspetta…
Il tempo passa, la scadenza si avvicina e, ormai, la pretesa reciproca indifferenza è sfociata in un’aperta sfida.
Per me ogni giorno guadagnato è una vittoria e la sera, prima di andare a letto, con un unico movimento fluido gli rivolgo un sonoro gesto dell’ombrello accompagnato da un ghigno pieno di soddisfazione…
Ma lui rimane imperturbabile, ben consapevole che mi posso aggiudicare tutte le piccole ed effimere battaglie che voglio ma, tanto, alla fine la guerra la vincerà lui.
Qualcuno dirà:
«Quante storie! Fallo e via, no? Così ti levi il pensiero…»
NO !!!
Se lui fosse onesto e avesse fair play tra noi non ci sarebbero problemi ma, invece, è un piccolo bastardo a cui piace giocare scorretto e che gode nel mettermi in difficoltà ricorrendo ai trucchi più sporchi.
Visto che è già complesso di suo e che ottenere le poche detrazioni è sempre più difficile non potrebbe, almeno, evitare di presentarsi ogni volta con quelle piccole e subdole modifiche che hanno il solo scopo di distruggere le certezze che mi ero faticosamente costruito l’anno prima?
Non sia mai detto! Anzi, ci gode, e mi aspetta al varco…
Oggi, complice la brutta giornata, l’ho affrontato a viso aperto, deciso a sgominarlo in quattro e quattr’otto!
Dopo un quarto d’ora ero lì che, come ogni anno, annaspavo tra le istruzioni, i riquadri e i rimandi alle varie colonne.
Il solito delirio, insomma…
Alla fine, dopo aver sudato le proverbiali sette camice, ce l’ho fatta a sistemare tutto nel giusto ordine e a finirlo ma, proprio mentre stavo per chiudere la cartellina, il senso di soddisfazione è stato guastato dal pensiero che tra un anno lui si ripresenterà più agguerrito e subdolo che mai. E poi ancora, ancora e ancora…
Ecco, il pensiero che il modello 730 (o le sue eventuali future reincarnazioni) mi perseguiterà per tutta la vita mi ha riempito di un amaro senso di sconfitta che nemmeno una generosa fetta della squisita torta della Marisa è servita a mitigare.

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