Ci ha lasciato il Giorgio Brogi

- 2

BARGA –Ci sono persone che nel tempo divengono personaggi e alcuni addirittura nascono tali. Il maestro Brogi, al secolo il Giorgio Brogi, è davvero uno di questi, un vero fuoriclasse che si è saputo distinguere a modo suo in questa vita terrena. Il Giorgio ci ha lasciati in punta di piedi nella serata del 27 maggio, spengendosi serenamente nel sonno presso la casa di riposo Giovanni Pascoli e queste righe per ricordarlo le scriviamo con il cuore e insieme alla famiglia, commossa dai tanti messaggi di affetto ricevuti in queste ore.

Il Giorgio era nato il 15 novembre 1930 naturalmente a Barga, sono quindi 93 e mezzo le primavere che ha vissuto nella nostra comunità. Abitava con la famiglia in un primo tempo in viale Cesare Biondi, nella famosa e caratteristica “villa arabesca”, dove ha vissuto con i figli Giancarlo e Susanna e con l’amata moglie Giancarla sino al 1996 per poi trasferirsi in S. Pietro in Campo, dove era conosciuto da tutti e dove lo ricordano con l’inseparabile 500 Giardinetta di colore bianco, sua fedele compagna di viaggio.

Il Giorgio da giovane, dopo l’avviamento professionale, aveva iniziato la sua carriera di insegnante con le supplenze di maestro sul territorio, arrivando in località remote come Verni e addiruttura Bacchionero, dove arrivava dormendo a Renaio e raggiungendo a piedi quel bellissimo borgo montano di un tempo che fu. Sul finire degli anni ’50 iniziò la sua lunga e proficua collaborazione con l’Istituto Pascoli di Fornaci di Barga, oggi “l’ex Ceser”, dove in collaborazione con le Suore di Roma venivano accolti tanti ragazzi orfani e successivamente con disabilità. Tra i suoi collaboratori si ricordano, senza pretesa di completezza, il Renzo Pia, il Giancarlo Morganti, il Maestro Pieroni e tanti altri. Il Giorgio entrò all’Istituto Pascoli prima come maestro, per poi diventarne negli anni Responsabile, arrivando a lavorare con la Asl quando l’attività passò sotto il controllo pubblico sanitario, non abbandonando mai sino all’ultimo un proficuo impegno nel mondo della disabilità, che in quell’epoca era agli albori di un lungo percorso di inclusione che continua ancora oggi.

Ma il Giorgio non si è fermato solo all’Istituto Pascoli, il suo impegno è arrivato anche in altri ambiti come l’incarico di Segretario della commissione invalidi civili. I figli oggi ricordano che in quei “tempi eroici” la commissione con il Giorgio come segretario andava addirittura casa per casa, quindi a domicilio, quando le persone da valutare non erano trasportabili, cosa non da poco per lui che aveva già da tempo difficoltà a muoversi.

Giorgio non ha solo lavorato e cresciuto una famiglia, il Giorgio aveva una energia infinita che gli ha permesso di sviluppare e coltivare un altro grande talento, la musica!

A quattro anni ci raccontano che suovava già il mandolino grazie a un parente che glielo insegnava, poi un amore improvviso ma non ricambiato per il violino, per ritornare subito dopo al primo amore del mandolino, passione coltivata tutta una vita sino ad approdare al famoso gruppo barghigiano dell’Edicola sotto la sapiente regia del Maestro Giancarlo Rizzardi, abbandonato solo negli ultimi anni per limiti di età.

Il Giorgio nel tempo si è anche impegnato nella Pro loco di Barga ed è stato uno degli organizzatori dell’indimenticabile “Festa del muletto”; è stato anche presidente Federcaccia della sezione cacciatori di Barga e addirittura trovava anche il tempo per dare ripetizioni di latino e di matematica a tanti giovani di allora di Barga; una mano la dava sempre a tutti!

Ciao caro Maestro, non ci dimenticheremo il tuo bellissimo sguardo dagli occhi azzurri, acuto e vispo come non mai!

Commenti

2

  1. Roberto Taddeucci


    Lo ricordo da medico nella Commissione invalidi della usl , con affetto e stima. Attentissimo alle persone disabili, con tanta umanità, sempre pronto ad accogliere e dare risposte. Sempre utile poi il confronto con lui, non sempre facile perché il carattere non gli mancava.


  2. Non ha senso l’età ha senso il vuoto che lascia. Condoglianze alla famiglia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.