1 ciak 2 punti di vista. Ecco il progetto di cinema sulla violenza di genere promosso dalla Prefettura di Lucca che parte dalle scuole

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BARGA – A Barga questa mattina la presentazione del Progetto  “1 Ciak, 2 punti di vista”, iniziativa importante di sensibilizzazione sul fenomeno della violenza di genere promossa dalla Prefettura di Lucca con il coinvolgimento di alcune scuole. Obbiettivo, la realizzazione di filmati sul fenomeno del femminicidio, purtroppo così vicino al territorio di Barga dopo l’uccisione di Maria Ferreira a Fornaci il 26 febbraio scorso. Filmati realizzati grazie un percorso di formazione con i docenti dell’Accademia Cinema Toscana di Lucca. Il progetto è anche sostenuto dalle fondazioni CRL e BML, dai comuni di Barga e Lucca, dall’ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa e da Luccacinema.

Le scuole partecipanti sono l’ISI di Barga, che ha ospitato la presentazione nelle sale dell’Istituto Alberghiero, l’ISI Pertini e la scuola media Carducci dell’Istituto Comprensivo Centro Storico di Lucca.

“Con questo  progetto si vuole trasmettere ai giovani una  capacità di empatia rinnovata e potenziata verso questa tematica – ha spiegato il prefetto Giuseppa Scaduto –  “1 Ciak, 2 punti di vista”. Si chiama così perché punterà sull’inversione di ruoli. Saranno i maschietti a recitare i ruoli femminili e viceversa.

Noi speriamo che attraverso questo percorso di metabolizzazione delle emozioni e dei sentimenti che provano le donne vittime di violenza possa rafforzarsi un’empatia e quindi anche  una inversione culturale su queste tematiche. A voi studenti – ha detto rivolgendosi ai ragazzi in sala – affidiamo un percorso  per comprendere meglio il punto di visita femminile affinché possiate tutti essere un veicolo importante di cambiamento culturale da trasmettere ai vostri coetanei e alle vostre famiglie. Purtroppo non ci sono soluzioni pronte, ma percorsi come questi che vanno e che dovete adesso elaborare voi”

Mario Galigani direttore dell’Accademia  Toscana del Cinema ha aggiunto: “Questo lavoro nasce da un progetto nazionale “Cinema per le scuole” che punta a fornire a tutti gli studenti una pratica  sull’utilizzo del mezzo video,  e quindi sulla competenza sul come raccontare storie attraverso i video. In particolare in questo caso c’è una sottolineatura, un’attenzione particolare a raccontare storie sulla violenza di genere,  e quindi dare un modo ai ragazzi  di affrontare un argomento drammaticamente attuale purtroppo come questo”.

Nel corso della mattinata tra gli altri, gli interventi dei sindaco di Barga, Caterina Campani e di Lucca, Mario Pardini, della dottoressa Piera Banti, presidente della commissione provinciale Pari Opportunità, dei presidenti delle Fondazione CRL e BML che hanno sostenuto il progetto, rispettivamente Marcello Bertocchini e Andrea Palestini, di Simone Gialdini, direttore di Lucca Cinema, di Ilaria Baroni, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale,  dei dirigenti dell’ISI Pertini e della scuola media Carducci di Lucca.

“E’ importante che il progetto venga presentato a Barga dopo quello che è accaduto in questo luogo che già aveva una ferita aperta con la morte di Vanessa e che si è trovato nuovamente sconvolto dalla tragedia di Maria! – ha detto il sindaco di Barga Caterina Campani.

“E’ un progetto pilota innovativo quello che parte da queste scuole – ha detto invece il sindaco di Lucca Pardini –  che può permettere  di avere la voce dei ragazzi, il loro punto di vista ed il loro impegno per interrompere questa violenza”

A fare gli onori di casa la dirigente dell’ISI di Barga Iolanda Bocci:

“Stiamo partecipando a questo progetto con convinzione perché risponde ad attività che noi facciamo da anni, volte alla sensibilizzazione del rispetto della diversità e per la lotta contro la violenza di genere. Questo progetto ci trova protagonisti, ma anche e soprattutto molto coinvolti anche perché la nostra scuola ha avuto purtroppo una vittima della violenza di genere, Vanessa Simonini che noi ricordiamo tutti i giorni e che vogliamo ora ricordare anche attraverso un linguaggio diverso e sicuramente di impatto come quello del cinema”

 

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