Gli autori delle due aggressioni avvenute a poca distanza una dall’altra, in Valle Del Serchio e in Garfagnana, i compagni di vita delle vittime, sono stati arrestati dai carabinieri.
Una donna perseguitata e segregata in casa, un’altra percossa violentemente. Tutto nonostante i divieti di avvicinamento. Gli autori delle due aggressioni avvenute a poca distanza una dall’altra, in Valle Del Serchio e in Garfagnana, due uomini, i compagni di vita delle vittime, sono stati arrestati dai carabinieri. Elemento comune tra i due episodi il fatto che entrambi gli aggressori erano stati già sottoposti a provvedimenti giudiziari per gravi violenze alle loro compagne ma nonostante questo avevano violato i divieti.
Nel primo caso, a finire nei guai è stato un 43enne, di origini marocchine residente a Bagni di Lucca. L’uomo era già sottoposto ai domiciliari proprio a fronte di pregressi reati di maltrattamenti e sequestro di persona. Pertanto la magistratura lucchese, valutati gli esiti delle indagini dei carabinieri e la situazione di rischio per la donna, ha ritenuto di sostituire gli arresti domiciliari con la detenzione cautelare in carcere. Il secondo caso, che si è verificato a Piazza al Serchio, ha invece riguardato un operaio 58enne italiano, che Tornato a casa della vittima, nonostante un provvedimento che gli vietava di avvicinarsi alla donna è stato arrestato dai carabinieri in flagranza di reato. Al culmine di una lite, l’uomo avrebbe percosso la compagna provocandole lesioni con prognosi di 30 giorni.
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