Per la Pieve di Loppia

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LOPPIA – Va avanti l’operazione per il restauro del tetto della pieve romanica di Loppia, indubbiamente una delle chiese romaniche più belle presenti sul territorio della provincia di Lucca. Caratterizzata non solo dalla sua bellezza, ma dal ruolo che ha svolto durante i secoli per fedeli e pellegrini.
I lavori del primo lotto, affidati dall’associazione “Rivalutiamo la Pieve di Loppia” che si sta occupando della raccolta di fondi, alla impresa edile Giacchini di Ponte all’Ania, per una spesa di 293 mila euro (di cui 200 mila finanziati dalla Fondazione CRL) prevedono il rifacimento del tetto della navata centrale della Pieve e di altre parti di tetto.
Oltre al posizionamento della guaina ed al riposizionamento dove era possibile dei vecchi tegoli di copertura si procederà anche ad un rafforzamento della copertura ed al posizionamento di tutte le canale in rame il cui materiale è stato donato da KME Fornaci. Tra gli ultimi interventi per ultimare il primo lotto sono previste anche opere orientate a migliorare la sicurezza statica della copertura per rendere la struttura più sicura in caso di terremoto.
Si eseguiranno, sempre per il primo lotto, anche i lavori al tetto del transetto sia per il posizionamento delle guaine che delle canale e di tutto il resto
Come fa sapere uno dei componenti del comitato promotore, Leonello Diversi, nel giro di un paio di mesi i lavori del primo lotto dovrebbero essere completati. Un primo grande intervento per la valorizzazione e la riqualificazione di questo storico e prezioso luogo di culto, che non sarà l’ultimo. Si vuole procedere quanto prima anche al secondo lotto dell’intervento che riguarderà altre parti della copertura, ma anche interventi per il recupero e la valorizzazione della canonica, in chiave anche di luogo per ospitare i pellegrini in transito sulla via Matildica, che passa proprio dalla pieve di Loppia.
Il comitato è impegnato nel non facile lavoro per reperire i fondi e conta ovviamente ancora una volta sull’aiuto di tutti, dai privati cittadini, alle associazioni, alle aziende del territorio.

Per il primo lotto, con le iniziative organizzate e con le varie donazioni pervenute da popolazione e aziende, sono stati raccolti circa un terzo di quanto necessario per realizzare i lavori

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