BARGA – Il prof. Vinicio Bertoli, lettore ed abbonato del Giornale di Barga, ci ha recato una cornice con all’interno una fotocopia di una poesia accompagnata da una foto della chiesa di San Giusto a Tiglio, di una persona che a Barga chi ha qualche anno sulle spalle ricorda ancora con affetto: Mario Pieroni, detto il Tiglio, portalettere di professione, la “Befana” di Barga più vera nella sua interpretazione; ma anche un poeta popolare appassionato che ha raccontato tanti momenti della sua terra.
La poesia è stata ritrovata per caso dal prof. Bertoli e visto che è dedicata alla Pasqua ce l’ha portata. Volentieri, ringraziandolo, la pubblichiamo come speciale augurio per tutti dal nostro passato.
Pasqua di oggi e quella del passato
E’ aprile il tempo velocemente passa
spuntano le prime viole nel verde prato
già si sente il profumo della Santa Pasqua
ognuno ripensa alla Pasqua del passato.
Io ricordo quella di Tiglio dove sono nato
la sua chiesetta e quel misero paesello
quel piccolo prato che fungeva da sagrato
era accogliente, mistico e tanto bello.
Quanti ricordi belli di una Pasqua del passato
ricordo quando ancora ero bambino
l’uovo benedetto che la mamma mi aveva colorato
con i compagni sul prato ci giocavo a rotolino.
Poi nei campicelli lì vicini si faceva il merendino
a base di uova, prosciutto dolce e pane casereccio
e si annaffiava tutto con il nostrano vino
era tutto un mangiare genuino, saporito e fresco.
Ma ora nelle vecchie tradizioni tutto è cambiato
è una dimostrazione tutto quello che si vede
tutto il mondo è degenerato
perché manca l’onestà, il buon senso, manca la fede
Sperando in Dio che nella sua resurrezione
che ci assista col suo amor profondo
e dal cielo impartisca la sua benedizione
protegga l’umanità e tutto il mondo
Mario Tiglio
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