In silenzio per Maria

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FORNACI – Volti tirati, testi, arrabbiati, commossi, addolorati. I volti silenziosi di oltre 3 mila persone che stasera hanno preso parte alla manifestazione per ricordare  Maria Batista Ferreira, uccisa dal marito a coltellate lungo via della Stazione a Fornaci, due sere fa.

Volti silenziosi per una manifestazione silenziosa che ha visto snodarsi un lungo corteo che da Piazza IV Novembre è giunto fino al luogo dove è morta Maria nel viale Battisti; e da qui fino alla stazione di Fornaci.

Un corteo infinito che ad un certo punto, tanto era lunga la fila, si è incrociato e che quando in piazza IV Novembre la manifestazione si era conclusa con un lungo applauso, non era ancora del tutto rientrato dal viale della Stazione.

Due minuti di assoluto silenzio, ogni volta cioè che la testa del corteo, con le donne e le giovani volontarie del centro “Non ti Scordar di te” in testa, si è fermato lì dove Maria è morta, lì dove adesso a ricordarla sono tantissimi mazzi di fiori che ogni giorno stanno aumentando. Anche ieri sera ne sono arrivati di nuovi, sono stati deposti nuovi messaggi, sono state accese nuove candele.

Due minuti di silenzio con la sindaca Caterina Campani, ferma davanti ai fiori. Un silenzio che del resto ha accompagnato anche tutto il corteo, interrotto solo dalle parole scandite a più riprese dalle ragazze in rosa del centro antiviolenza:

“Ogni passo è per te, Maria. Su di te violati tutti i diritti umani; il violento a parole è già un assassino; il silenzio aiuta il carnefice; io ti vedo, ti riconosco, sorella mia.

Io sto con Maria, Maria, Maria”.

Alla manifestazione ha preso parte tanta gente, tante donne, ma anche tanti uomini; e tanti giovani, a cominciare da quelli delle scuole dell’ISI Garfagnana e dell’ISI Barga. C’erano le rappresentanti delle commissioni pari opportunità del Comune di Barga e del territorio, compresa quella provinciale, i due parroci di Barga e di Fornaci, don Stefano e don Giovanni, c’erano le associazioni di volontariato, a cominciare dalle Misericordie e dalla Croce Rossa; c’erano, insieme alla prima cittadina di Barga, venti sindaci con le fasce tricolori e tra di loro anche il sindaco di Fabbriche di Vallico Michele Giannini. C’erano i gonfaloni dei due comuni che sono stati il teatro di questa amara, tragica, dolorosa, insopportabile vicenda; del calvario di Maria conclusosi tragicamente lunedì sera con quelle quattro coltellate che l’hanno condannata a morte. Quattro terribili, mortali coltellate che hanno ammutolito anche una intera comunità.

 

Tra i presenti anche Maria Stella Adami, a capo del Centro Antiviolenza non ti scordar di te ed anche Maria Grazia Forli, la mamma di Vanessa Simonini, vittima di femminicidio a Gallicano, ormai 15 anni orsono. Con le lacrime agli occhi e con un dolore rinnovato nel cuore:

“Le cose sembrano andare in peggio invece che in meglio. Non so quale sia la ricetta definitiva per combattere tutto questo ma ritengo che la prima cosa da fare  –  ai primi cenni di violenza di un uomo e soprattutto alla denuncia di una donna –  sia da chi ne ha competenza subito un’azione forte per allontanarlo, per fare in modo che non possa nuocere, perché la violenza, e la morte, possono arrivare in qualsiasi momento”.

In Piazza IV Novembre la conclusione della manifestazione con un lungo applauso, così come un applauso c’era stato sul luogo della morte di Maria. La sindaca di Barga Caterina Campani  alla fine, con la voce rotta dalla commozione, ha salutato e ringraziato tutti:

 

“E’ stata una bella risposta e questa grande partecipazione mi ha commosso. – ci ha poi detto dopo la manifestazione  – E’ stata la risposta significativa della comunità, che di fronte al gesto orribile compiuto, di fronte alla morte di Maria, in modo silenzioso e compatto ci ha indicato che c’è tanta voglia di lottare, che c’è tanta voglia di non mollare questa battaglia, anche quando tutto il mondo di cade addosso, come è accaduto a tutti noi due sere fa quando abbiamo appreso dell’assassinio di Maria. Una comunità che ci dice che bisogna aver fiducia. La presenza di tanti giovani, la presenza di tante associazioni, la presenza di tanta gente ci fa ben sperare, e lo vogliamo credere con tutta la nostra forza,oggi più che mai, che sia possibile realizzare un mondo migliore”.

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