CASTELNUOVO DI GARFAGNANA – C’è grande attesa in Garfagnana per l’appuntamento televisivo che andrà in onda in prima serata nell’ambito delle iniziative di commemorazione della Giornata della Memoria 2024.
venerdì 26 gennaio, alle ore 21.15, verrà trasmesso su Rai 3 il docu-film “Per un nuovo domani”, con Neri Marcorè, per la regia di Luca Brignone. Una produzione di Rai Fiction e Alfea Cinematografica, tratta dal libro “L’orizzonte chiuso. L’internamento ebraico a Castelnuovo di Garfagnana 1941-1943” (Maria Pacini Fazzi editore, 2002) scritto da Silvia Q. Angelini, Oscar Guidi e Paola Lemmi.
Al centro del racconto la vicenda poco nota di un gruppo di circa 70 ebrei – definiti stranieri dal regime fascista – che, nei primi anni ’40, fu costretto a vivere in “internamento libero”, ossia in domicilio coatto, nel capoluogo garfagnino. Due anni di convivenza forzata che consentirono, nonostante i divieti, lo svilupparsi di rapporti di vario tipo con la comunità locale, a volte di conflitti e incomprensioni, ma soprattutto di reciproco aiuto e solidarietà.
Sullo sfondo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale che finiranno per sconvolgere anche questa realtà. Per molte di queste persone internate, provenienti per la maggior parte dalla Germania e dalla Polonia, il futuro preparava l’annientamento nei campi di sterminio nazisti, mentre poche altre trovarono in Garfagnana la strada per la salvezza.
Le riprese, iniziate i primi di novembre, sono state effettuate interamente tra il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, il Comune di Castiglione di Garfagnana e le zone limitrofe, oltre che negli spazi del Memoriale della Shoah di Milano, dal binario posto sotto alla Stazione Centrale, da cui partivano i treni diretti ad Auschwitz. Oltre 500 persone hanno partecipato ai casting per comparse al Teatro Alfieri di Castelnuovo, condotti dalla casa di produzione in collaborazione con la compagnia residente del teatro castelnovese Il circo e la luna.
La sceneggiatura del docu-film è di Mario Cristiani, Cosetta Lagani e Stefano Nannipieri. Produttore creativo Cosetta Lagani, produttore esecutivo Stefania Balduini. La docu-fiction è realizzata in collaborazione e con la consulenza scientifica della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC di Milano.
L’Unione Comuni Garfagnana, da sempre sensibile ed attenta alla valorizzazione e conservazione della memoria storica locale, ha sostenuto fin da subito questo progetto dando il proprio patrocinio. Prossimamente l’Ente organizzerà nuove proiezioni e incontri con le scuole e la comunità locali alla presenza degli autori del libro.
“Una memoria quasi scomparsa – commenta il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi – che è tornata alla luce grazie al lavoro di tre studiosi, fino ad attirare l’attenzione dei media nazionali. Lo studio che sta alla base del libro, dal quale il docu-film è tratto, porta alla luce, oltre alle vicende prettamente storiche, anche il vivere quotidiano, le occupazioni, le ansie, gli atteggiamenti di queste comunità, restituendoci un ritratto umano fondato su un’abbondante e rilevante memoria orale e d’archivio”.
Virginio Monti
20 Gennaio 2024 alle 15:58
Bravissimi gli autori del libro,Angelini,Guidi e Lemmi a mettere insieme la memoria documentata , le storie e le testimonianze delle persone che hanno vissuto quella realtà a contatto con gli internati e il momento della loro deportazione il giorno 6 dicembre 43 e del 20 dicembre 43. Non vedo l’ora di vedere il lavoro sviluppato per la rai.