Ecco donne la Befana… Anche domani torneranno i canti popolari della Befana nel territorio di Barga

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BARGA – La tradizione della vigilia dlela befana, con i canti di questua ed i gruppi mascherati in giro per le case, se la dovrà vedere questo venerdì con il maltempo che infatti ha portato ad annullare la rassegna delle befane che si doveva tenere in piazza Angelio con i premi ai migliori gruppi, befanotti e befane.

La tradizione però, tempo o non tempo, resta e così la speranza è che già il pomeriggio con i gruppi dei bambini che gireranno il paese con la befana, sotto l’ombrello, e poi la sera, si possano riudire i canti popolari della befana nel territorio di Barga.

Antonio Nardini, indimenticabile appassionato della nostra storia e caro amico di questi gironale, era riuscito a metterli assieme, raccogliendo tante strofe legate ad uno dei canti più tradizionali ed utilizzati anche dai bambini il giorno dell’epifania per le befanate di questua barghigiane. Il bello di questo canto è che ognuno può arricchirlo con le strofe che vuole ed utilizzarle a suo piacimento, seguendo però una certa logica. Non saranno tutte forse, ma di sicuro sono tante quelle che sono state e che vi riportiamo di seguito.

Comunque sia è prassi utilizzare almeno la parte iniziale e quella finale che non possono mai mancare. Si comincia insomma con: “Ecco donne la Befana, non è quella dell’altr’anni, ha mutato  veste e panni e s’è messa la barbantana….”

e si deve chiudere con  la strofa finale: “… Vi ringrazia la Befana, che l’avete favorita, Dio vi lasci lunga vita, buona gente state sana”. Naturalmente se la cantata è servita nell’effetto di ricevere la questua.

Ecco comunque quanto raccolto da Antonio Nardini. Ve lo proponiamo, come già fatto in passato,  nella speranza che domani alcuni di voi, anzi, tanti di voi, vogliano cimentarsi in questo canto che è tanto, tanto legato alle tradizioni della Befana di Barga.

Nel video sotto vi proponiamo alcune versioni del canto della Befana. La prima è la “befana in jazz” proposta dal gruppo del Barga Jazz, con il testo proposto e musicato da un’altra cara figura indimenticabile della nostra Barga: Giancarlo Rizzardi. Gli altri due sono i canti tradizionali, l’ultimo die quali proposto dal tradizionale gruppo di musici e cantori della banda di Barga. Sono gruppi che domani, sera, tempo brutto o meno, in giro per i locali non dovrebbero comunque mancare…

 

Canti popolari della Befana raccolti nel territorio di Barga e ordinati  da Antonio Nardini

 

Ecco donne la Befana

Non è quella dell’altr’anni

ha mutato  veste e panni

e s’è messa la barbantana.

 

Siam venuti anche quest’anno

in modesta compagnia

la venuta del messia

canterem senza far danno.

 

A cantar l’Epifania

non è cosa disonore

la cantarono a Maria

l’accettò Nostro Signore.

 

Buona sera il ciel vi dia

gentilissimi signori

rallegrate i vostri cuori

che gli è nato il gran Messia.

 

Betlemme di Giudea

vi nasceva il Bambinello

senza fasce né mantello

e del fuoco non avea.

 

Che gran festa in Paradiso

quella notte se ne stava

e Maria che sospirava

partorì quel biondo viso.

 

Nella rozza capannella

dove nacque il Redentore

dei Cristiani il Salvatore

Re del cielo e della terra.

 

Ecco è nato il Bambinello

da Maria nel crudo gelo

Lei lo copre col suo velo

San Giuseppe col mantello.

 

Tre Re Magi dall’Oriente

hanno avuto la novella

e guidati da una stella

camminavan lentamente.

 

I Re Magi dall’Oriente

si partirono a cavallo

per andare a visitarlo

nella grotta rilucente.

 

Quando giunti alla capanna

il Bambino vi han trovato

ricchi don li han lasciato

ripetendo: ”Osanna, Osanna”

 

Quando Erode sentì dire

ch’era nato il gran Messia

armi e gente mise in via

per poterlo far morire.

 

Via su, su fate prestino

perché a noi l’ora ci tarda

vedo là che spunta l’alba

prende guazza sul violino.

 

Se ce le volete dare

non ci fate più aspettare,

i compagni sono avanti

ce la vogliono levare.

 

Vi ringrazia la Befana

che l’avete favorita

Dio vi lasci lunga vita

buona gente state sana.

 

 

La befana jazz di Giancarlo Rizzardi

Si saluta il sor padrone
la Befana è giunta adesso
ad entrar chiede permesso
troppo fredda è la stagione
troppo fredda è la stagione
si saluta (3 volte) il sor padrone

State su signora sposa
che oggi è festa dei bambini
metta mano ai cassettini
e a noi pur date qualcosa
e a noi pur date qualcosa
state su (3 volte) signora sposa

La Befana è la che viene
tutta molle e affaticata
Dio le dia una buona annata
con amore e senza pene
con amore e senza pene
la Befana (3 volte) è la che viene

La Befana è di parola
è tornata anche quest’anno
ë conosce e non fa danno
anzi il popolo consola
anzi il popolo consola
la Befana (3 volte) è di parola

Vi ringrazia la Befana
per la vostra gentilezza
e con cuore vi accarezza
poi pian piano si allontana
poi pian piano si allontana
vi ringrazia (3 volte) la Befana

 

 

 

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