Sotto la pioggia con i fischietti, con i propri figli, con il supporto di insegnanti, dirigente scolastica e politici. Così la protesta dei genitori dei ragazzi delle scuole dell’istituto comprensivo di Bagni di Lucca contro la decisione dell’accorpamento dell’istituto comprensivo di Bagni di Lucca con un’altra realtà.
Decisione resa nota solo pochi giorni fa e che ha immediatamente suscitato la protesta e lo sdegno dei genitori; soprattutto per il metodo ed i parametri utilizzati dalla Regione per decidere per l’accorpamento: una soglia minima di popolazione scolastica al di sotto dei 400 bambini a cui si può fare eccezione solo in caso di comuni in area periferica o ultraperiferici. Bagni di Lucca non è rientrato nelle eccezioni:
La manifestazione doveva partire dalle scuole di Fornoli ed arrivare in corteo alle scuole di Bagni di Lucca Villa, ma non è stata autorizzata dalla questura. Così prima la protesta a Fornoli che poi si è spostata a Bagni di Lucca. Tra i presenti anche i componenti di opposizione e maggioranza in consiglio a cominciare dal sindaco Paolo Michelini. Era presente anche la presidente della conferenza zonale dei sindaci per l’istruzione Caterina Campani oltre alla dirigente scolastica Giuliana Pirone
Anche la conferenza dei sindaci ha inviato una lettera alla Provincia di Lucca esprimendo la piena contrarietà ai tagli previsti per i comprensivi.
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