SOMMOCOLONIA – in una giornata tutto sommato mite rispetto al periodo si sono svolte le commemorazioni dell’anniversario del 26 dicembre 1944, giorno della sanguinosa battaglia di Sommocolonia.
In quel giorno a Sommocolonia la tragica controffensiva tedesca di disturbo denominata “Temporale d’inverno”, che alla fine costò la vita a militari alleati, tedeschi e fascisti, oltre che a diversi partigiani ed anche a tanti civili di Sommocolonia
Furono giorni terribili che distrussero il borgo di Sommocolonia e fecero scappare la gente da Barga e dintorni per sfollare verso Bagni di Lucca.
Le cerimonie di stamani, a Sommocolonia e anche a Renaio, sono un tributo a quanti perirono in nome della resistenza e della libertà, alle vittime civili ed in generale a quelle di tutti i militari caduti, tra cui il tenente John Fox, riconosciuto nei decenni scorsi eroe di guerra dal presidente Bill Clinton per aver fatto dirigere sulla sua postazione attaccatada tedeschi e alpini della Monterosa, il fuoco amico.
Corone di alloro sono state deposte prima al monumento ai caduti partigiani di Monticino, poi alla Rocca alla Pace ed infine al monumento ai caduti di Sommocolonia dove nella chiesa di San Frediano è stata celebrata la Santa Messa. Una corona di alloro è stata poi deposta anche a Renaio alla lapide che ricorda il sacrificio solitario di Giuseppe Marchi. Fu ucciso in un’azione solitaria in Loc. Ai Santi il 26 dicembre del 1944, contro gli oppressori nazisti e fascisti, colpito mortalmente alla gola.
A Sommocolonia perirono invece soldati tedeschi, americani, partigiani e civili nell’unica vera battaglia che si è combattuto in questa zona. Unica ma in grado di lasciare una drammatica ferita ancora aperta.
A Sommocolonia tra i presenti anche la famiglia di Beniamino Marchi giunta in questi giorni in vacanza nei luoghi delle origini dagli Stati Uniti.
Ci tenevano a partecipare alla commemorazione dove hanno portato anche diverse bandiere a stelle e strisce in omaggio ai caduti americani.
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