BARGA – Ascoltare il giornalista sportivo Enzo Bucchioni è un piacere. Sempre. In radio, in televisione, dal vivo. Come nel caso della presentazione del suo libro avvenuta ieri sera al ristorante La Pergola. Perché Bucchioni è uno che sa il fatto suo, che non ha peli sulla lingua ed in cui giudizi su calcio e sport sono sempre frutto di una grande competenza e conoscenza sportiva.
Così è stato piacevole ascoltare la presentazione del suo libro su Luciano Spalletti, “Il Vincente” avvenuta nel covo napoletano di Barga, il ristorante gestito dalla famiglia di Nicola Autiero. Non sono tanti altri i tifosi napoletani di Barga, ma l’Augusto Rosiello, barghigiano ormai doc anche se di famiglia partenopea, tifoso da sempre del Napoli, non è mancato.
Il libro, edito da Tea, è stato presentato da Bucchioni insieme al giornalista Michele Citarella e al manager sportivo Fabrizio Giovannini che sono stati i principali artefici di questo evento barghigiano insieme a Nicola Autiero.
Tra i presenti all’incontro anche l’assessore barghigiano Lorenzo Tonini il cui intervento, come sempre del resto, non è stato di circostanza, ma di assoluta conoscenza e soprattutto di sincero apprezzamento del lavoro di Bucchioni.
Con le domande di Citarella, Bucchioni ha presentato il suo libro che parla di un grande allenatore, senza dubbio, ma soprattutto di un uomo dai notevoli valori umani; umile quando c’è stato da essere umile, di grande intelligenza, i cui successi – con i risultati ottenuti in Italia ed all’estero – lo rendono un vincente nello sport come nella vita; un vincente il cui principale ingrediente, nel calcio, è quello di saper fare squadra; di costruire il valore del suo lavoro unendo quelli che ruotano attorno a lui. Come è successo con il Napoli ed il terzo scudetto, che non è stato, come i precedenti, lo scudetto di Maradona, ma lo scudetto di Napoli, ha sottolineato il giornalista.
“Qui ha vinto la squadra, il calcio, ha vinto una Napoli culturalmente cresciuta; un popolo che in questi anni si è rimboccato le maniche – ha detto Bucchioni, che poi ha aggiunto -Un momento straordinario non arriva mai per caso. Sicuramente Spalletti ha portato a Napoli la sua idea di calcio. Ha messo al centro il gioco e ci ha fatto girare attorno il gruppo. Ha messo insieme venticinque teste a lavorare.”
Un grande risultato; raggiunto da un uomo importante; sicuramente non capito da De Laurentis, con l’epilogo che infatti ha avuto la vicenda a conclusione di un rapporto non idilliaco; ed in qualche modo sicuramente anche una dimostrazione nei confronti di chi, nonostante i notevoli risultati ottenuti, come è successo all’Inter, ma anche con il suo ex presidente, alla fine ha scelto altro o ha fatto in modo che Spalletti scegliesse altro.
Un personaggio insieme umano e intrigante, competente, vincente. La sua, ha detto ancora Bucchioni, è la storia di un uomo che va oltre il calcio e per questo meritava di essere raccontata.
Nel finale di presentazione, anche un omaggio dell’AS Barga che con Leonardo Barsotti ha consegnato a Bucchioni la maglia del centenario della “sportiva”. E’ stata l’occasione anche per ricordare gli anni trascorsi a Barga, proprio alla Pergola ed al Ciocco al seguito di quella Fiorentina che negli anni ’80, come tutte le formazioni di allora, giocava un calcio molto diverso, e forse anche molto più genuino e coinvolgente, di quello miliardario di adesso.
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