Sabato 18 novembre, nella montagna barghigiana, si è festeggiato, il riconoscimento del Rifugio Santi e quindi della zona in cui è immerso, quale stazione qualificata di “terapia forestale” che punta, attraverso l’immersione nei boschi, in primo luogo al recupero individuale dallo stato di stress, ansia, depressione e al miglioramento della salute nel suo complesso.
Ora dunque la montagna barghigiana è uno dei luoghi deputati a sviluppare questa forma terapeutica e ad accogliere chi vorrà trarne beneficio.
Tutto questo grazie all’impegno del CAI di Barga che crede fortemente in un progetto del CAI nazionale che vede anche la collaborazione con il CNR e dove gli studi realizzati hanno portato ad un modo nuovo di vedere gli ambienti boschivi come possibili luoghi di terapia e prevenzione.
Alla stazione di Terapia Forestale della Vetricia si è arrivati grazie ad una giornata sperimentale svoltasi a giugno: il Rifugio Santi in collaborazione con il Cai di Barga ha ideato in quella occasione un percorso ad anello e in quella giornata è stata effettuata una camminata terapeutica nei boschi con rilevazione di parametri dei partecipanti e di dati ambientali che hanno restituito risultati significativi.
Così si è arrivati all’evento dei giorni scorsi, che ha visto un convegno sul tema ed al termine una dimostrazione di terapia forestale preceduto dalla consegna alla gestrice del Rifugio Chiara Rossi, della targa che riconosce questo luogo in località la Vetricia, stazione qualificata di Terapia Forestale
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