(le foto di questo servizio sono di Pier Giuliano Cecchi)
SAN PIETRO IN CAMPO – Come secondo appuntamento per festeggiare adeguatamente il 300° anniversario della parrocchia di San Pietro Apostolo in San Pietro in Campo, una mattinata intensa è stata quella vissuta domenica scorsa, 5 novembre, con l’arrivo nella sua San Pietro in Campo, comunità della sua famiglia e dove è nato e cresciuto, del Cardinale Lorenzo Baldisseri; in paese per celebrare un altro anniversario: il 60° del suo sacerdozio.
Una chiesa gremita di fedeli, con la funzione accompagnata dalla Corale di San Pietro in Campo, ha accolto il Cardinale. Nel saluto iniziale il proposto di Barga don Stefano Serafini ha ricordato proprio le origini del cardinale cresciuto in questa parrocchia a cui è legato da vincoli di famiglia e da grande affetto. Anche il vice sindaco di Barga, Vittorio Salotti, intervenuto al termine della cerimonia, ha ricordato con orgoglio, lui che è di San Pietro in Campo, le origini del suo compaesano.
Il cardinale, durante l’omelia, si è soffermato sul fonte battesimale della chiesa e su questi luoghi, dove è iniziato il suo percorso di fede, ed ha ricordato i parroci che hanno segnato la sua giovinezza, don Rocco e don Mario Consani, raccontando alcuni episodi.
Alla fine della celebrazione al Cardinale sono stati consegnati alcuni doni tra cui il libro “Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Media Valle dall’alto Medioevo al Novecento” di Annamaria Ducci e Stefano Martinelli per sottolineare i tesori e le bellezze custodite nei luoghi di culto della Valle del Serchio e poi un’opera d’arte, una preziosa incisione, realizzata da Giuseppe Di Giangirolamo con ritratto il Cardinale davanti alla chiesa di San Pietro. Un dono (alcune foto ricordo) è venuto anche dai ragazzi della parrocchia che questa estate, anche grazie e insieme a lui, hanno preso parte all’udienza papale nella Sala Nervi a Roma.
La mattinata si è conclusa con un bel ritrovo conviviale al Circolino di San Pietro in Campo dove il gustoso pranzo è stato curato da Serena e da Cesare del Circolino.
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