Halloween

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Scusate se non mi aggiungo a questa gente mascherata da streghe, vampiri, scheletri e quant’altro possa richiamare alla mente il concetto di macabro, che gremisce la piazza dove si celebra il sabba di questo lugubre carnevale fuori stagione.
Scusate se penso che ci sia qualcosa di disperatamente grottesco negli atteggiamenti imposti da questa consumistica moda nata oltre oceano che culturalmente non ci appartiene e mi sembra stridere come un gesso sulla lavagna.
La tradizione di intagliare le zucche e metterci dentro un lumino ha radici antiche, come testimoniano scritti di secoli fa; noi ragazzi delle Case Operaie mettevamo anche dei fiammiferi usati nella fessura della bocca a simulare i denti e poi le lasciavamo in posizione strategica a brillare nelle notti d’estate.
Poi è arrivata “la televisione” a dirci che, invece, va fatto la sera del 31 ottobre e che bisogna mascherarci comprando zucche di plastica e costumi tutti uguali.
Scusate, ma non posso fare a meno di pensare che questi dovrebbero essere giorni dedicati al ricordo e al raccoglimento.
Dovrebbero essere giorni di sussurri, non di schiamazzi.
Di intima riflessione, non di vuota sguaiatezza.
Di ombrosi cipressi e profumo d’incenso.
Di algidi marmi nella penombra di candele accese.
Giorni in cui pensare ai nostri cari che non ci sono più e, magari, fare una leggera carezza su quella lapide che ne materializza il ricordo e, per certi versi, fa da tramite tra il loro mondo e il nostro.
Noi non abbiamo bisogno di esorcizzare la morte riproducendone in modo caricaturale gli effetti esteriori come fa, appunto, chi di esteriorità vive e si nutre.
Come mi piacerebbe se tornassimo a chiamarla “festa di Ognissanti” perché la nostra cultura e la nostra storia, ben più antiche e profonde di quelle di chi ci vuole imporre Halloween, ci hanno insegnato ad accettare la morte come parte della vita e a coltivare il ricordo di quelli che ci sono stati cari affinché possano ancora vivere in noi, perché finché viene ricordato nessuno è morto davvero.
Non lasciamo che la fiamma si spenga.

Commenti

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  1. Daniele hai perfettamente ragione, Halloween è’ una tradizione prettamente americana anche se nata in Irlandaa con altro significato poi l americani l hanno commercializzato. Non passerà molto quando anche il Natale verrà cancellato per via del politically correct che la sinistra europea e i compagni italiani vogliono imporre.

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