Giannozzo Pucci: Don Lorenzo Milani nel centenario della sua nascita

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BARGA – oggi, Sabato 21 ottobre alle 17:00 a Barga presso i locali della Fondazione Ricci, si terrà un incontro pubblico con Giannozzo Pucci, editore della casa editrice LEF (Libreria Editrice Fiorentina) che da sempre pubblica gli scritti di Don Milani, il quale ci parlerà appunto di “Don Lorenzo Milani nel centenario della sua nascita”. L’incontro è promosso da Fondazione Ricci, Istituto Storico Lucchese sez. di Barga, Unitre Barga e Comune di Barga.
Don Lorenzo Milani nasce a Firenze il 27 maggio 1923 in una colta famiglia borghese. Nel 1930 la famiglia si trasferì a Milano dove Lorenzo, dopo gli studi, si dedicò alla pittura iscrivendosi all’Accademia di Brera.
Nell’ottobre del 1942, causa la guerra, la famiglia Milani ritornò a Firenze. Sembra che anche l’interesse per la pittura sacra abbia contribuito a far approfondire a Lorenzo la conoscenza del Vangelo. In questo periodo incontrò don Raffaello Bensi, un autorevole sacerdote fiorentino che fu da allora fino alla morte il suo direttore spirituale.
Nel novembre del 1943 entrò in Seminario a Firenze. Nel 1947 fu ordinato prete e mandato a Montespertoli e poi a San Donato di Calenzano, dove fondò una scuola popolare serale per i giovani operai e contadini della sua parrocchia. Nel 1954 fu nominato priore di Barbiana, una piccola parrocchia di montagna del Mugello. Dopo pochi giorni cominciò a radunare i giovani della nuova parrocchia in canonica con una scuola popolare simile a quella di San Donato. È proprio a Barbiana che Don Milani fa la sua esperienza più forte: vuole assicurare un’istruzione a quei ragazzi che per vari motivi erano emarginati dalla istituzione scolastica ufficiale. Si preoccupa di aiutarli a liberare la loro dignità e la loro cultura attraverso la parola per essere meglio in grado di affrontare le difficoltà della vita. Il motto della scuola di Don Milani è: I care, ovvero mi riguarda, mi sta a cuore, mi prendo cura.
Nel maggio del 1958 dette alle stampe “Esperienze pastorali”, iniziato otto anni prima a San Donato. Nel dicembre dello stesso anno il libro fu ritirato dal commercio per disposizione del Sant’Uffizio, perchè ritenuta “inopportuna” la lettura.
Nel dicembre del 1960 fu colpito dai primi sintomi del male (linfogranuloma) che lo condusse alla morte nel 1967, a 44 anni. Pochi mesi prima di morire aveva iniziato la stesura della famosa “Lettera a una professoressa”, con cui denunciava l’arretratezza e la disuguaglianza presenti nella scuola italiana.
Il relatore della giornata, Giannozzo Pucci, è già venuto a Barga diverse volte negli ultimi anni soprattutto a incontrare gli studenti dell’Istituto Superiore di Barga (studenti che ha ospitato anche a casa sua a Ontignano nel fiesolano nel 2016 e 2017 per far loro toccare con mano il suo lavoro) e in vari incontri organizzati dall’Unità Pastorale di Barga.
Classe 1944, è editore, scrittore e alla fine degli anni ’80 è stato attivo nella federazione delle liste verdi che erano una novità anche rispetto alla forma partito che ha abbandonato nel 1990 quando è diventato “partito” dei verdi e si è limitato, a quel punto, a fare il consigliere comunale a Firenze per 6 anni. È inoltre ecologista radicale, nonviolento gandhiano, difensore dei contadini, critico della società dei consumi, amico e collaboratore di alcuni dei più grandi intellettuali e attivisti ambientalisti e nonviolenti mondiali del Novecento e di questo secolo come Ivan Illich, Teddy Goldsmith, Masanobu Fukuoka (autore de “La rivoluzione del filo di paglia” da Giannozzo tradotto e pubblicato), Lanza del Vasto (il Gandhi italiano), Vandana Shiva, la grande ecologista indiana che era in questi giorni a Firenze e molti altri.
Ha partecipato al ’68 sulla linea della lezione di Don Milani e tenendosi fermo alla critica della società industriale dei consumi secondo l’ispirazione della contestazione studentesca nata in America a Berkeley nel dicembre 1964.
Negli anni Settanta ha organizzato a Ontignano nel comune di Fiesole vari campi di lavoro estivi per diffondere le idee della nonviolenza gandhiana in tutti gli ambiti, anche in agricoltura, con l’agricoltura naturale.
Nel 1984 è stato ideatore e fondatore della Fierucola di Firenze cioè del più antico mercato contadino italiano per la vendita diretta di prodotti biologici da parte dei piccoli contadini del territorio fiorentino e toscano.
Negli ultimi anni Giannozzo ha precisato sempre meglio e posto alcune basi per l’attivazione di una rivoluzione ecologica radicale di cui ci parla nel suo ultimo libro “La rigenerazione del bene comune. Una visione ecologica di governo” nel quale sostiene che gli abitanti di ciascun territorio possono coagularsi per trasformarlo e fare resistenza davanti a una catastrofe ecosociale che ogni giorno di più si profila davanti ai nostri occhi.
In questo centenario della nascita di Don Lorenzo Milani, le associazioni di Barga hanno voluto proprio Giannozzo Pucci a Barga, editore delle opere milaniane, perché l’ispirazione di Don Milani potesse arrivare fino a noi e dire qualcosa a noi oggi. È infatti proprio della profezia di Don Milani per il nostro tempo che Giannozzo Pucci ci parlerà sabato. Modera l’incontro Maria Elena Bertoli. Ingresso libero.

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