E’ iniziata la raccolta dello zafferano di Barga

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BARGA – Tra le meraviglie che la natura ci regala ogni anno, grazie però in questo caso al lavoro dell’uomo, ci sono i Crocus Sativus, il fiore dello zafferano, da cui si raccolgono i pistilli rossi che una volta essiccati diventeranno il pregiato zafferano.

Questi fiori crescono solo se coltivati. E’ bene sempre ricordarlo: non pensate mai di aver trovato dei fiori della zafferano in aperta campagna poiché queste preziose piantine esistono solo se coltivate e… con molta cura.  Quella che trovate nei boschi è la colchicina, chiamata anche “zafferano bastardo”, una pianta erbacea bulbosa della famiglia delle Liliacee  che però è velenosa. Quindi, astenersi  dal raccogliere questi fiori.

Il Crocus sativus è dunque frutto della coltivazione e tra i coltivatori i storici  che producono il fiore dello zafferano c’è Leonello Diversi nelle colline tra Tiglio e Filecchio.

Nel comune di Barga Diversi è stato tra i primi ad iniziare questa attività:  un passato da imprenditore con una ditta da termoidraulica e un presente in mezzo alle colline tra Filecchio e Tiglio, dove vive. Da alcuni anni, in località Trine, a 480 metri di altitudine, Leonello si dedica con successo alla coltivazione dei Crocus Sativus. Nel territorio del comune di Barga ci sono poi aziende vocate alla produzioen dello zaffewrano. Una si trova a Barga ed è l’azienda La Conca D’Oro di Silvia Bacci che in via di Mezzo a Barga ha anche una bella bottega che vende i prodotti realizzati con l’utilizzo dello zafferano; un’altra si trova a Filecchio, l’azienda agricola di Magri Michele.

Comunque sia, tornando allo zafferano., la  raccolta, almeno per quanto riguarda la coltivazione di Diversi, è iniziata ieri, in ritardo di 10 giorni, causa siccità prolungata. Da ieri comunque, come tutti gli anni ogni mattina, anche se piove i crocus sativus sbocciano e la raccolta ora andrà avanti per circa un mese; dunque si prevede  che nei suoi campi si raccoglieranno i fiori del crocus sativus   addirittura fino al 18 di novembre o giù di lì…

“Dopo la raccolta – ci dice Leonello – per arrivare allo zafferano la prima cosa da fare è separare i pistilli  dai fiori. I pistilli poi si essiccano e ce ne vorranno ben 120 per fare un grammo di zafferano. I fiori essiccati  possono essere utilizzati per erborinare formaggi oppure per preparare tisane. Freschi invece sono un’ottima idea colorata per guarnire pizze speciali”.

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