BARGA – In un caldo pomeriggio di ottobre, abbiamo consegnato alla Professoressa Graziella Cosimini, il ritratto che le ha fatto l’artista, barghigiana d’adozione, Petra.
Sembrava un cerchio, il cui inizio era stato tracciato non si sa bene quando e che ora si chiudeva lì, nel momento in cui, tolta la carta che lo nascondeva, il quadro trovava il suo posto.
E’ stato un fluire di emozioni, grandi ma sempre composte. Per noi, ex studenti, in quel gesto c’è stato un sentito grazie, alla persona, prima ancora che alla professoressa, per aver fatto parte di quella scintilla che ha innescato un legame che è riuscito a superare gli anni, ormai più di quaranta, che ci tiene uniti anche se abbiamo preso strade diverse.
Lei non ha celato la commozione per quel gesto, che si è rivelato insieme inatteso, ma anche desiderato. (Avrebbe voluto acquistare il ritratto, ma… non era più disponibile) Sembrano i tasselli di un mosaico, sono piccoli, ma una volta sistemati al loro posto danno forma a qualche cosa di meraviglioso. Si somma, questo momento, ai tanti condivisi insieme, va ad aggiungere colori a quel quadro che conserviamo con cura:
“Preziosi legami d’affetto”.
Così degli amici, i miei ex compagni di classe – che anche se lontani e non dentro la mia vita di questi decenni mi hanno sempre accompagnato e fortificato con dolci ricordi nel cuore dal 1983 ad oggi -, raccontano l’incontro avvenuto ieri con la nostra prof…. La Graziella Cosimini. Le hanno recato in dono il ritratto realizzato dall’artista Petra Wend, che avevamo deciso di acquistare e di regalarle. Si sapeva che a Graziella quel quadro piaceva ed allora che fare se non comperarlo subito, prima ancora che finisse la mostra?!
Il ritratto è arrivato infine a destinazione e ora tutti noi alla fine non sappiamo per chi è stato il dono più bello; se per Graziella riceverlo o per noi ricevere il suo affetto; le sue parole, gli insegnamenti preziosi che ogni volta ci dà e che riceveremo forse per sempre, anche solo pensandola…
Il dono è stato accompagnato da questa lettera che i miei compagni del 1983 mi hanno chiesto di condividere.
Luca
Alla Professoressa Graziella Cosimini
Come mi vedete ragazzi? Così! Con la vita nella testa!
Emerge da un corpo sofferente e stanco, provato dalla malattia e dal dolore, una testa piena di VITA.
Dalle labbra escono sempre parole delicate e orientate al bello. Le memorie evocate, sono quadri dipinti con i colori della gioia e della meraviglia.
La fierezza del portamento, non è venuta meno, nella testa; i modi sono rimasti quelli della professoressa, che spesso, non sedeva dietro la cattedra, simbolo dell’autorità, ma ci si appoggiava, in piedi, davanti, a mostrare un’autorevolezza accogliente, volta all’aiuto più che al giudizio.
Gli occhi, protetti dalle lenti sfumate degli occhiali, quasi a proteggere l’eccessiva trasparenza dello sguardo, per non voler comunicare il dolore, che fa parte della vita ma rimane privato, difficilmente condivisibile perché intimamente “nostro”.
Continua ad incarnare quel mantra, che ai tempi dei nostri anni da studenti, l’aveva così ben rivelata, per la bella persona che è stata e che continua ad essere:
Non vi azzardate… a non amare la vita, continua a dire quella testa, ed è così che la vediamo, noi, non più studenti ma uomini e donne affezionati a quella prof che ha fatto così bene il suo mestiere, tanto da rimanere presente con il suo insegnamento, nello spazio del cuore dove ognuno di noi conserva le cose belle che la vita gli/le ha donato.
… con infinita stima e affetto!
Maturi 1983
Antonella, Brigida, Bruna, Cinzia, Lorena, Luca, Nadia, Paola, Primetta, Roberta, Simone, Stefano, Susanna
Barga 6 ottobre 2023
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