BARGA – Nonostante un pomeriggio caratterizzato dal gran caldo che ha messo certamente a dura prova i cantori, è andato in scena con successo ieri a Barga, nell’anfiteatro del parco Bruno Buozzi, “Il Maggio di Alessandro”, tratto da un melodramma di Metastasio, eseguito da “I cantori dell’antico maggio della Garfagnana”, nella versione curata da Piergiorgio Lenzi che ha ridotto il testo originale e inserito ariette ed ottave, come richiesto dal gusto moderno.
La bellissima tradizione del Canto del Maggio è insomma riapprodata a Barga ed in particolare è stata presentata questa opera che non veniva più cantata nella cittadina da 200 anni. Il testo è stato ritrovato recentemente a Barga fra le carte del compianto storico barghigiano Antonio Nardini che per la memoria di Barga è riuscito a conservare ed a salvare nei decenni tantissimo documenti. Questo Maggio è sicuramente stato cantato nella zona di Barga e sicuramente ritrovato da Nardini all’interno del territorio comunale.
Il testo è stato poi acquisito dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico di Piazza al Serchio; scritto da un autore sconosciuto verso la fine del ‘700. Ci si basa, per questa supposizione, sul preciso tipo di scrittura e grafia che in questo caso e riconducibile fino alla fine del ‘700. Si tratta di una rielaborazione in maggio dell’opera di Metastasio “Alessandro nell’Indie”, composto senza ariette e ottave, come probabilmente si usava a quel tempo.
La Prof.ssa Linda Barwick dell’Università di Sydney, esperta di questa antica tradizione popolare e stretta collaboratrice del Museo di Piazza al Serchio, ha trascritto il maggio e lo ha collegato all’opera di Metastasio, ritenendolo attualmente il più antico testo di maggio e fra i più interessanti a livello stilistico.
L’evento, a cui hanno collaborato MURF e UNITRE di Barga, si inserisce all’interno del Canto del Maggio Festival: un percorso nella scuola, nella cultura, nella tradizione, ideato da l’Associazione La Giubba con il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico e la Compagnia Il Giunco, con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana, Comune di Barga, Comune di Castelnuovo di Garfagnana, GraalCultFest, Fondazione CRL e I.C. Piazza al Serchio.
A presentare il canto del maggio al pubblico barghigiano, il conservatore del museo di Piazza al Serchio Umberto Bertolini insieme alla sindaca di Barga, Caterina Campani ed a Maria Lammari per Unitre Barga. Ad illustrare più approfonditamente il lavoro è poi stato lo stesso Piergiorgio Lenzi.
Bravissimi i cantori ed i musici che meritano una citazione: il Capo compagnia Piergiorgio Lenzi, i maggianti: Franco Reali, Lorenzo Comparini, Mariano Giannetti, Giuseppe Malaspina, Ferdinando Mori, Stefano Mori, Donatella Ottolini, Maria Massari, il giullare Pietro Lino Grandi ed il fisarmonicista Alfredo Giorgi.
Una compagnia che mette insieme tradizioni e storie di Maggio che vanno dalla Lunigiana fino alla bassa Media Valle, i luoghi in cui vivono i protagonisti e che sicuramente rappresenta un prezioso patrimonio per salvaguardare la tradizione del maggio.
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