Stefano e Serena Andreotti, i figli del politico, si sono raccontati attraverso le testimonianze scritte direttamente dal padre Giulio Andreotti, che in ogni lettera si rivolgeva con affetto alla moglie Livia e ai quattro figli. Tanti gli anedotti e le condivisioni che si intessono con i ricami dell’Italia politica di allora con le sue questioni interne e quelle estere.
E’ stato presentato nell’ambito della manifestazione Vivere Castelnuovo, ai piedi della Rocca Ariostesca, il libro intitolato “Cara Liviuccia”, edito da Solferino, che ripercorre i diari di Giulio Andreotti e dove Le confessioni di De Gasperi, l’ictus di Segni o i retroscena dell’elezione di Montini al Conclave del 1963 si mescolano agli episodi del barbiere di Gronchi a piazza Barberini, alle complicità della vita coniugale o all’orgoglio per i risultati scolastici dei figli.
A presentare il libro sul palco, si sono alternati gli ospiti introdotti dal Presidente del Consiglio comunale Francolino Bondi e salutati dal Primo cittadino di Castelnuovo di Garfagnana, Andrea Tagliasacchi.Stefano e Serena Andreotti, i figli del politico, si sono raccontati attraverso le testimonianze scritte direttamente dal padre Giulio Andreotti, che in ogni lettera si rivolgeva con affetto alla moglie Livia e ai quattro figli. Tanti gli anedotti e le condivisioni che si intessono con i ricami dell’Italia politica di allora con le sue questioni interne e quelle estere.
Il dialogo con gli autori si è alternato con le letture di alcune delle lettere presenti nel libro presentate dall’attrice Michela Innocenti.
All’incontro anche la presenza di Monsignor Paglia ,Arcivescovo e presidente della Pontificia accademia per la vita.
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