Barga città d’arte e di artisti internazionali. Successo per l’inaugurazione delle mostre dedicate a John Bellany e Swietlan Kraczyna

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BARGA – Nella Barga definita da decenni città d’arte, ci sta particolarmente bene questa stagione estiva che in sole poche giornate ha visto l’inaugurazione di due importanti mostre dedicate ad artisti che a Barga hanno scritto importanti pagine di storia artistica e culturale di questa comunità; e che da Barga hanno ricevuto bellezza ed ispirazione.

La prima ha inaugurato il primo luglio scorso ed è dedicata al grande artista internazionale scozzese John Bellany che come Pascoli tanti decenni prima ritrovò nella Valle del Serchio ed in Barga in particolare la sua specialissima valle dell’Eden.

Sabato 1 luglio alla Fondazione Ricci è stata inaugurata la mostra “John Bellany – Time will tell. Il tempo ci rivelerà”

A dieci anni dalla sua scomparsa, il Comune di Barga si è fatto promotore grazie al validissimo supporto della Fondazione Ricci, sempre più al centro della vita culturale ed artistica della cittadina, di una grande mostra antologica dedicata a John Bellany (1942-2013), uno dei più importanti artisti scozzesi del XX secolo, la cui pittura, caratterizzata da una dimensione spirituale che sovrasta il vero, è strumento per una profonda comprensione umana.

Per la prima volta in Italia, è stato ricostruito il suo intero percorso artistico, dagli anni della formazione fino all’ultima produzione pittorica dedicata a Barga e alla Valle del Serchio, grazie ad opere selezionate provenienti dalla collezione privata della famiglia.

Intitolata appunto “John Bellany. Time will tell. Il tempo ci rivelerà”, la mostra curata da Helen e Angela Bellany si articola su due sedi: dal 1 al 22 luglio 2023 saranno esposti presso la Fondazione Ricci di Barga i dipinti realizzati a partire dal 2000, anno del suo arrivo a Barga; dal 2 al 30 luglio 2023 viene presentato al Palazzo delle Esposizioni di Lucca, sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca, un ricco corpus di opere, dagli anni giovanili fino al trasferimento in Toscana.

La sezione della mostra allestita presso la Fondazione Ricci è stata inaugurata sabato 1 luglio (L’esposizione sarà visitabile gratuitamente nei seguenti giorni e orari: martedì 10.00-13.00, venerdì 15.30-19.30, sabato e domenica 11.00-13.00 e 17.00-19.00. Per informazioni: www.fondazionericci.info).

Tantissime le autorità, le personalità e gli appassionati dell’arte di Bellany, oltre a tanti suoi amici della Valle, che hanno preso parte al bel pomeriggio culturale barghigiano.

Gli interventi di presentazione sono stati a cura del consigliere regionale Mario Puppa per la Regione Toscana, del sindaco di Barga Caterina Campani, della presidente della Fondazione Cristiana Ricci, del presidente della Fondazione BML Andrea Palestini. Al prof. Umberto Sereni il compito di entrare nell’approfondimento critico dell’opera di Bellany ed anche del suo rapporto con Barga poi approfondito anche da Rino Simonetti dell’associazione Amici di Bellany. A concludere gli interventi la moglie Helen che ha letto un suo bello scritto dove ha citato anche tanti amici e trascorsi di John, ricordando i grandi personaggi che hanno incrociato la loro vita con quella del marito.

La sezione della mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni di Lucca (Fondazione Banca del Monte di Lucca, P.zza San Martino 7, Lucca) è stata inaugurata ieri mattina e sarà visitabile da martedì a domenica con orario 15.30-19.30. Ingresso gratuito. Per informazioni: www.fondazionebmluccaeventi.it.

Delle mostre di Lucca e Barga è stato realizzato un bel catalogo finanziato dalla Regione Toscana mentre è stata anche effettuata una importante promozione nazionale sui media di questa mostra (ma anche di quella di Kraczyna di cui parleremo sotto ndr), grazie al contributo della Società Benemerita Giovanni Pascoli di Barga.

Ieri pomeriggio a Barga è stata invece inaugurata la mostra di un altro grande artista internazionale che ha incontrato Barga nel suo lungo percorso e che a Barga festeggia con  questa esposizione i suoi 50 anni di presenza artistica.

Parliamo della mostra “Kraczyna 50 anni a Barga”, in programma dal 2 luglio al 3 settembre 2023 presso gli spazi della Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta di Barga , che rende omaggio a Swietlan Nicholas Kraczyna, maestro incisore apprezzato a livello internazionale, che dal 1973 ha fatto del borgo medievale il suo buen retiro nei mesi estivi.

Promossa dal Comune di Barga, in collaborazione con Fondazione Giovanni Pascoli (che ha sponsorizzato il bel catalogo) e Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta, con il patrocinio della Regione Toscana e il sostegno della società benemerita Giovanni Pascoli, l’esposizione è stata inaugurata ieri alla presenza dell’artista.

Il percorso espositivo comprende circa 100 opere che spaziano dal 1973 al 2023, tutte dedicate alla città di Barga e al paesaggio della Garfagnana. Soprattutto incisioni – acqueforti, acquetinte, puntesecche e plurilastre – ma anche dipinti ad olio su tela, sempre a tema barghigiano, che si affiancano alla consueta produzione dell’artista, legata alla mitologia, alla musica e al folklore. Un percorso artistico lungo 50 anni che raffigura la cittadella da diversi punti di vista; dall’iconico manifesto della Barga 1974 che ha fatto il giro del mondo e che abbiamo visto spesso sui giornali  alcune occasioni anche negli studi o negli uffici di grandi personaggi internazionali,   ad una Barga sognata, onirica, fino alle recentissime puntesecche, dove le figure femminili si fondono alla lussureggiante vegetazione che circonda uno dei borghi più belli d’Italia.

Nel corso della mostra, la facciata del Teatro dei Differenti è stata interessata da una imponente installazione temporanea realizzata a partire dalle opere di Kraczyna: una combinazione dell’iconico Castello di Barga con il personaggio di Icaro, più volte dipinto dall’artista.

Prima di questa mostra, venerdì 30 giugno, anche la Galleria Comunale ha aperto anche una esposizione dedicata a Swietlan Kraczyna e curata da Gianguido Grassi, Giorgia Madiai e Kerry Bell. Una bella esposizione alla scoperta della tecnica utilizzata da Kraczyna nelle sue opere che è stata allestita dallo stesso artista. Proprio l’artista nell’occasione ha incantato i presenti in una specie di lectio magistralis del suo lavoro. Kraczyna è stato accolto anche da una bella sorpresa al momento di accedere alla mostra, dopo il taglio del nastro, con la musica dell’oboista barghigiano William Moriconi che lo attendeva all’interno.

Tornando alla mostra di ieri, tra gli interventi quelli di coloro i cui scritti figurano nel catalogo che accompagna la mostra, da Valentina Mercanti, per contro della Regione Toscana, alla sindaca Campani, ad Alessandro Adami per la Fondazione Pascoli, ad Alberto Giovannetti per la Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta, ad Andrea Marcucci che spesso peraltro ha collaborato con la sua famiglia con Kraczyna nella realizzazione di importanti manifesti artistici come quello dedicato al Giro d’Italia e per finire con Umberto Sereni che con il Giornale di Barga e con il padre Bruno è stato tra i principali amici, estimatori e sostenitori e diffusori dell’opera di Kraczyna. Se nel 1974 è stato realizzato il celebre manifesto di Barga lo si deve proprio alla passione ed all’impegno della Famiglia Sereni e del Giornale di Barga e così è stato anche per altri celebri manifesti artistici di Kraczyna come quello di Barga e della Valle del Serchio con quella speciale mappa d’altri tempi che ha lasciato il segno e che è stato fortemente voluto proprio da Umberto Sereni e sostenuto dall’amministrazione comunale Barghigiana.

Sereni, nel corso degli intervento, ha ricordato i primi anni di Kraczyna a Barga ed ha sottolineato l’importanza del rapporto con questo grande artista che a Barga ha lasciato il segno, ma che da Barga ha ricevuto tanto.

La mostra di Kraczyna e dei suoi 50 anni barghigiani rimarrà fino al 3 settembre al Conservatorio per poi spostarsi a Casa Pascoli.

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