CASONE DI PROFECCHIA – A lezione di ambiente con la Polizia Provinciale di Lucca. Dal 20 giugno scorso, infatti, gli agenti della Polizia Provinciale stanno svolgendo delle attività formative appositamente pensate per chi frequenta le scuole elementari e medie e che si inseriscono nelle ‘Settimane Verdi’, in corso al Casone di Profecchia.
Un’attività che rientra negli obiettivi dell’ente di Palazzo Ducale e ha come scopo quello di migliorare la familiarità della popolazione con i contesti naturali e che, quest’anno, coinvolge bambine e bambini non solo toscani, ma che provengono – con i loro insegnanti – anche dall’Emilia Romagna e dalle Marche.
«La conservazione dei contesti naturali – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini – oggi come oggi, di fronte alla complessità del contesto quotidiano, è sempre più una priorità. Per questo, riteniamo che la promozione dell’educazione ambientale sia fondamentale per una maggiore consapevolezza e comprensione dell’ambiente che ci circonda: solo attraverso la conoscenza e l’azione che da essa deriva possiamo preservare le meraviglie della natura per le generazioni future».
I numeri del progetto – avviato con la collaborazione della struttura ricettiva del Casone di Profecchia – parlano di un successo: prendono parte, infatti, agli incontri 5 istituti primari, per un totale di 273 alunni e 7 istituti secondari di primo grado, per un totale di 331 studenti. Altri 120 alunni arriveranno nelle prime settimane di settembre, prima dell’inizio della scuola, portando così il totale a 724 ragazze e ragazzi che avranno vissuto un’esperienza a contatto con la natura, in un contesto come quello dell’Appennino Tosco-Emiliano, all’interno di un percorso formativo innovativo che vede coinvolti operatori del territorio, istituzioni scolastiche e istituzioni locali.
Il supporto della Polizia Provinciale – che al suo interno ha agenti specializzati con laurea in Scienze faunistiche – non si limita alle lezioni al Casone di Profecchia (che è ‘Oasi di protezione faunistica regionale’ e fa parte del Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano ed è Sito di interesse comunitario), poiché è prevista anche un’escursione didattica verso il Rifugio Cella a 1650 metri slm e alla Cima Bocca di Massa a 1815 metri di altitudine. Nel corso di queste esperienze, ai partecipanti viene illustrato tutto quello che si trova in natura: dai tipi di piante, ai funghi; dalle orme lasciate sul terreno dagli animali alle relazioni tra gli organismi che avvengono in natura.
«L’educazione ambientale realizzata con questo nuovo approccio formativo – afferma il Comandante della Polizia Provinciale, Elio Cappellini – svolge un ruolo fondamentale nel promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione dell’ambiente che ci circonda e incoraggia azioni positive per la sua conservazione. Praticare queste esperienze sul campo, in contesti naturali, facendo letteralmente ‘toccare con mano’ ai giovani partecipanti la bellezza della natura, genera non solo interesse e attenzione, ma anche quel valore aggiunto ‘esperienziale’ rispetto alle lezioni in aula. Investire nell’educazione dei nostri bambini e ragazzi – conclude – è, soprattutto, quella di fornire gli strumenti necessari per diventare cittadini responsabili e attivi nella conservazione dei contesti naturali per le generazioni a venire».
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