Ancora devastazioni provocate dai cinghiali in Alta Garfagnana nei campi coltivati a farro, grano, orzo e patate. Queste immagini, diffuse dalla Coldiretti, sono state girate a Varliano, nel comune di Sillano e Giuncugnano e mostrano un nutrito gruppo di ungulati che sta devastando il terreno di un agricoltore.
Per fronteggiarli, ha spiegato Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca, si è fatto ricorso all’abbattimento controllato, uno strumento utile concesso dalla Regione Toscana che di fronte a numeri così elevati però non è più sufficiente. Tanto che Elmi a questo punto chiede interventi su larga scala per ridurre drasticamente il numero di esemplari e ristabilire un equilibrio sostenibile.
Il problema sta diventando sempre più drammatico. In mancanza di interventi risolutivi, spiega ancora Coldiretti, nel giro di due-tre anni in queste zone non si potrà più coltivare niente.
Anche perché, hanno spiegato alcuni imprenditori agricoli, i risarcimenti non sono la soluzione e non ripagano mai del danno subito. E dall’altra parte gli abbattimenti selettivi sono inefficaci, visto che dalla chiamata agli abbattimenti passano anche settimane. “Di questo passo – ha detto l’imprenditore agricolo Giovanni Danti – saremo costretti a prendere tutti il porto d’armi per poter intervenire direttamente”.
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