Quest’anno sembra non si debba attendere l’equinozio di primavera per osservare gli effetti dell’arrivo della più attesa stagione dell’anno. Nonostante la pioggia di questi giorni i primi segnali ci arrivano già da alcune fioriture.
Alcune varietà vegetali ci hanno già annunciato l’arrivo della primavera; per primi i bucaneve che come dice il nome stesso possono uscire anche con la neve: considerati fiori invernali che però anticipano la primavera; il loro nome scientifico è Galanthus nivalis. Poi ci sono i Crocus per l’esattezza Crocus Vernus o Neapolitanus che in questi anni stanno formando dei veri e propri tappeti violacei: spesso invadono appezzamenti di terreni e li trasformano in giardini colorati. Questo fiore è assolutamente tossico, e fiorisce in inverno per accompagnarci dentro la primavera. Ci sono anche i Narcisi e in questo caso è il narcissus narcisuss detto trombone o narciso comune… è solo uno della vasta famiglia che vive e cresce in modo spontaneo sul nostro territorio. Appartiene alla stessa famiglia anche il Narcisuss Tazetta un fiore bellissimo collegato fortemente con Lucca e collegato al miracolo di Santa Zita. Si narra infatti che una volta scoperta mentre trafugava del pane da portare ai poveri una volta sorpresa dal grembiule uscirono una valanga di questi fiori. Ma più di tutti il fiore che davvero annuncia la primavera è la primula che in questi giorni ha fatto la sua prima apparizione anche in valle del Serchio: le primule volgaris annunciano la primavera e il loro nome significa ” prima-verità dell’anno “. Tutto questo gran movimento di linfa lo si può notare anche sulle piante; le varietà più precoci hanno già germogliato le prime foglie e anche le api stanno raccogliendo il primo nettare della stagione. L’auspicio è che tutto vada bene soprattutto per l’agrucoltura e che si materializzi una buona stagione sulla scia della… prima bella verità… dell’anno.
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