LUCCA – Con la firma del Protocollo d’intesa “Minori a Rischio di Abuso e Maltrattamento”, meglio conosciuto con l’acronimo MI.RI.A.M., i Centri Antiviolenza Luna di Lucca, l’Una per l’Altra – Casa delle Donne di Viareggio e Non ti scordar di Te di Gallicano hanno aderito, questa mattina, alla rete che già dal 2007 opera sul territorio provinciale
Da anni i magistrati del Tribunale dei Minorenni e della Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale e presso il Tribunale di Lucca, le forze di polizia, i medici della salute mentale dell’infanzia e adolescenza, i pediatri, i servizi sociali dei Comuni e i referenti degli Istituti Scolastici, coordinati dall’Ufficio Scolastico Territoriale, hanno costituito un circuito virtuoso nel quale ogni soggetto offre il proprio contributo con la finalità di prevenire e contrastare abusi e maltrattamenti nei confronti dei minori: gli insegnanti che, nel loro lavoro sviluppano un rapporto privilegiato con gli studenti, i magistrati e le forze di polizia che, raccogliendo le segnalazioni e le denunce, si adoperano per prevenire e contrastare ogni forma di violenza, perseguendo gli autori dei reati, i medici che si prendono cura della salute fisica e psicologica dei bambini, i servizi sociali territoriali con la presa in carico dei minori che hanno bisogno di assistenza. In questo ambito il lavoro di rete costituisce un valore aggiunto perché consente di fornire risposte a tutto campo nella salvaguardia e tutela del minore.
Per accrescere e favorire il coordinamento tra tali istituzioni, periodicamente, la Prefettura di Lucca organizza incontri di formazione rivolti agli insegnanti al fine di mettere a loro disposizione gli strumenti per riconoscere, nel disagio manifestato dagli studenti, eventuali forme di abuso. Le riunioni costituiscono un proficuo momento di confronto tra tutti gli attori della rete per migliorare le strategie di intervento, nella consapevolezza che l’identificazione precoce del problema consente di costruire percorsi di cura e di riduzione delle sofferenze cui sono esposti i bambini e i ragazzi.
Negli ultimi appuntamenti, è emersa l’esigenza di ampliare le figure professionali idonee alla rilevazione di situazioni che possano far sospettare fenomeni di abuso o maltrattamento, considerando tali anche le molestie nei confronti del minore con sopraffazione, il c.d. bullismo, e anche la violenza “assistita” che si realizza ogni qual volta un minore è testimone delle violenze nei confronti del proprio genitore.
Per tale ragione alle riunioni hanno partecipato anche i responsabili del Codice Rosa e i Presidenti dei Centri Antiviolenza, i quali hanno manifestato l’intento di aderire al citato Protocollo.
Spesso, infatti, accedono al Pronto Soccorso minori vittime di violenza, abusi o maltrattamenti e altrettanto spesso le associazioni per la tutela delle vittime di violenza sono testimoni di casi di violenza assistita da parte dei minori.
Pertanto il contenuto del protocollo è stato arricchito e la rete di supporto e cura del minore è stata allargata ai centri antiviolenza e al personale del pronto soccorso.
“Proprio oggi, nella giornata internazionale della donna, abbiamo fatto un altro passo avanti per rafforzare la rete a tutela di bambini e donne in condizioni di fragilità “ ha dichiarato il Prefetto Francesco Esposito, che ha sottolineato l’instancabile lavoro svolto dai Centri antiviolenza e ha evidenziato il valore aggiunto assicurato dall’ampliamento delle figure professionali coinvolte nel progetto.
Dal canto suo, la coordinatrice dei referenti medici Codice Rosa dei Pronto Soccorso dell’ASL Toscana Nordovest, Piera Banti, ha rappresentato come il coinvolgimento del Codice Rosa nell’ambito del progetto MI.RI.A.M., sia la naturale prosecuzione di un percorso che già da qualche tempo, nella prassi, si realizza presso i Pronto Soccorso della provincia di Lucca.
Il virtuoso circuito tra scuole e istituzioni che a vario titolo si occupano della salute del minore si arricchisce di un nuovo e importante tassello nella lotta contro la violenza.
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