Progetto comune contesta il taglio delle piante a Fornaci

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FORNACI – “Sta suscitando clamore la scelta dell’amministrazione Campani di procedere all’abbattimento degli alberi nei pressi della farmacia e del parco Menichini di Fornaci di Barga. Una decisione che, come tante altre, è stata presa in modo precipitoso e nella totale indisponibilità a coinvolgere – o quanto meno ad informare preventivamente – gli abitanti della frazione”.

Così dice Francesco Feniello, capogruppo in consiglio di Progetto Comune

Secondo Feniello le amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute alla guida del Comune, si sono caratterizzate tutte per un aspettoo: ovvero nell’intendere i “beni comuni” – come in questo caso il verde pubblico e la struttura di una comunità – come se fossero, sottolinea, “beni del Comune”. “Ovvero – spiega Feniello – ambiti di intervento sui quali arrogarsi il potere di intervenire solo perché si è stati eletti, in un’interpretazione assai ristretta e ormai decrepita del  mandato elettorale come un’investitura divina”

Feniello però chiede alla sindaca ed alla sua giunta se è  così sicura che la cittadinanza di Fornaci ritenga necessaria una striscia di 50 metri di pista ciclabile nella z0ona oggetto di riqualificazione in via Medi.

Aggiunge che Progetto Comune ?ribadisce la necessità di amministrare con e per conto della cittadinanza, non sulla cittadinanza e, similmente, che il Consiglio Comunale – organo che rappresenta i cittadini – venga informato in modo puntuale soprattutto sulle scelte inerenti le Opere Pubbliche: “Vista e considerata l’assoluta latitanza informativa da parte dell’Assessore ai Lavori Pubblici ogni volta che è stato interrogato in merito agli interventi riguardanti l’area dell’ex farmacia comunale.

Ci chiediamo infine se l’abbattimento degli alberi avrebbe potuto essere evitato con la predisposizione di un apposito monitoraggio del loro stato di salute.

Ad ogni modo, in considerazione delle decisioni prese e ormai irreversibili, non ci rimane che vigilare sulla piantumazione sostituiva con piante idonee alla nostra zona e augurare che le prossime scelte dell’Amministrazione possano essere maggiormente condivise invece di essere imposte (e spesso non giustificate…).”

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