Immagini che sanno di nostalgia, quelle dell’estate del 1991 al Ciocco, con una Sampdoria fresca di scudetto tornata al Ciocco per preparare la stagione che l’avrebbe vista protagonista in Coppa dei Campioni.
C’erano campioni come Roberto Mancini, qui in versione turistica in piscina, il brasiliano Toninho Cerezo che apprezzava la buona tavola, il mitico allenatore Vujadin Boskov, quello del “rigore è quando arbitro fischia”. Ma soprattutto c’era lui, Gianluca Vialli, il bomber che pochi mesi prima aveva trascinato la squadra all’incredibile vittoria del campionato. Qui risponde, sotto la doccia, alla domanda sulle cose importanti per un buon ritiro.
Fu un ritiro intenso per i blucerchiati campioni d’Italia, che avevano già scelto le strutture del Ciocco anche in precedenza. E Vialli non nascondeva il forte impegno che lui ed i compagni avevano messo nel prepararsi alla stagione che stava per iniziare.
La Sampdoria quell’anno arrivo in finale in Coppa dei Campioni, dove venne sconfitta di misura a Wembley dal Barcellona. Vialli si rifece qualche anno più tardi, alzando la Coppa dalle grandi orecchie con la Juventus. Poi ancora tanti successi. La sua storia è finita troppo presto. Ma lui rimarrà sempre il ragazzo coraggioso, simpatico e talentuoso, che quell’estate corse sui campi del Ciocco.
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