BARGA – d aprire le festività natalizie a Barga come da tradizione sarà il “Doppio dell’Immacolata”, il tradizionale evento con protagoniste le antiche campane del Duomo di Barga che, alla vigilia dell’Immacolata Concezione vengono suonate per un’intera ora dai valorosi campanari di Barga.
Nella sera del 7 dicembre, dalle 21 alle 22 la squadra dei campanari, riunita al gran completo, regalerà questa emozione immancabile per tutti i barghigiani doc: un vero e proprio concerto alle orecchie di tutti gli abitanti di Barga; un’ora speciale in cui le antiche campane diffonderanno per tutta la vallata il loro dolce suono che tanto ispirò anche il poeta Giovanni Pascoli, tanto da scrivere la celebre “L’Ora di Barga”.
Questo evento rappresenta uno dei momenti irrinunciabili delle festività made in Barga e da sempre come detto segna l’avvio del periodo del Natale. Quest’anno poi porta con se anche una ricorrenza particolare. Sarà infatti questo il 500° doppio dell’Immacolata e per l’occasione è stato predisposto un bel programma di eventi.
Per i 500 anni del solenne doppio della Concezione, alle 17 nella sala consiliare di Palazzo Pancrazi si terrà l’incontro dal titolo “Un doppio lungo cinquecento anni” con gli interventi, coordinati da Sara Moscardini, di Cristian Tognarelli, Giuseppe Bernini, Pier Giuliano Cecchi e con un intermezzo musicale a cura del M.o Roberta Popolani.
L’evento sarà da preludio al tradizionale doppio che appunto per la sua cinquecentesima volta si diffonderà nell’aria dalle 21 alle 22. In contemporanea alle 21 Vespro e Rosario nella chiesa della SS Annunziata presieduto dall’arcivescovo della Diocesi di Pisa mons. Giovanni Paolo Benotto. A seguire la fiaccolata dei fedeli che, accompagnati dal suono delle campane, recheranno la sacra immagine ella Madonna del Molino in Duomo con al termine una speciale preghiera a Maria Santissimna.
Come ha scritto in più occasioni l’appassionato di storia barghigiano, che di questi studi ha realizzato anche un libro, la tradizione del Doppio si scopre derivare da una delibera comunale nel 1522, per celebrare la Madonna, venerata a Barga soprattutto grazie all’effige della Madonna del Mulino, compatrona assieme a San Cristoforo della cittadina.
Tutto inizia nel 1512 quando un’immagine della Vergine dipinta in stile bizantino e conservata presso il Mulino di S. Cristofano (nella zona di Santa Maria a Catagnana), raccontano i documenti dell’epoca, fu vista sudare per diversi giorni e quindi ritenuta miracolosa. Grazie alla presenza dei Francescani a Barga, infatti, la Madonna era tenuta molto in considerazione presso i barghigiani, e fu subito fuori di dubbio che quell’immaginetta sacra andasse onorata come si doveva.
Dal 1522, allora, superate le diatribe sul diritto di possesso e sulla sistemazione della Madonna del Molino in Duomo sorte tra clero e comune, con una delibera si impose al popolo che nel giorno scelto per i festeggiamenti della Vergine, l’8 dicembre, appunto, a Barga si facesse festa come fosse il giorno di Pasqua, prevedendo addirittura ammende per chi contravveniva a questa regola, e suonando a festa le campane del Duomo.
Ecco svelata, almeno in due parole, una tradizione ormai lunga cinque secoli, che verrà ricostruita e ricordata appunto nel pomeriggio tra cultura e storia previsto a Palazzo Pancrazi. In attesa che siano poi le campane a far festa per lo speciale compleanno
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