Ogni giorno è uscito di casa con nello zaino la sua ultima “creazione”, ha percorso il tratto di strada che porta fino sotto le vecchie mura castellane e lì dove sorge una casa fino a poco tempo fa diroccata e ora recuperata , ha sostituito l’immagine che si trova nella mestaina.
Ogni giorno, per 365 giorni. La storia di un anno di Keane, di quella che potremmo definire una lunga performance artistica. L’eclettico artista irlandese naturalizzato barghigiano, che da 30 e più anni, non perde occasione per descrivere il costume, la cultura, la tradizione, l’essenza di Barga ha concluso in questi giorni un lungo percorso; ha sostituito per l’ultima volta l’immagine più o meno sacra creata per l’occasione, opere realizzate con materiali di scarto di ogni genere e foggia, illuminate e non: santi e madonnine attorniate da un mondo post-moderno che hanno trovato posto, una creazione al giorno, nella mestaina della casa di via delle Mura. Proprio come nella sua mostra del 2019, “Spiritum” dove si interrogava sul gesto di quelle donne che un tempo, ora non più, raccoglievano ogni giorno dei fiori freschi per porli nelle mestaine della Garfagnana, ugualmente Keane ha voluto capire che cosa si prova a ripetere ogni giorno un gesto; che cosa vuol dire ogni giorno recarsi lì, prendere dallo ‘zaino l’immagine del giorno e sostituirla con quella presente dal giorno prima. Una riflessione per l’artista ancora in corso. Ogni giorno un’immagine, un’opera diversa. Ora sono tutte o quasi nel suo studio.
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