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L’antico fumo nei metati e la novella raccolta delle castagne

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L’odore del fumo che invade il castagneto è il segnale che siamo dentro l’autunno, la raccolta delle castagne è ormai ultimata, l’unica cosa che non deve mancare . . è il fuoco sommerso all’interno dei “metati”.

Esisteva, inutile negarlo, parecchia preoccupazione durante questa estate siccitosa per l’esito della raccolta delle castagne; invece poi le cose possiamo dire che sono andate piuttosto bene. E’ giusto dire che al momento le castagne sono molto belle e questo vale per tutti i castagneti della provincia. Più in alto si trovano e più grossa è la pezzatura dei frutti ma tutti sembrano essere di buona qualità. Qui ci troviamo a Cune, a quasi 700 metri slm  nel castagneto di  Goffredo Fazzi dove si sono raccolte molte castagne  della pregiata varietà Carpinese. Prima di poter assaggiare la pregiata farina di castagne o farina di neccio questi frutti dovranno trascorrere almeno 40 giorni  in essiccazione. Solo dopo sarà possibile apprezzare la bontà del frutto sacro dell’albero della vita, il castagno.

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