Oggi il folletto che mi rimpiatta le cose è particolarmente dispettoso; appoggio un attimo gli occhiali, la penna o qualsiasi oggetto stia usando e quando mi servono di nuovo…sono spariti.
Si diverte come un matto a farmi cercare le cose e mi sembra di vederlo sghignazzare per i miei tentativi di ricerca che non portano alcun frutto.
Poi, una volta che, rassegnato, smetto le ricerche per passare ad altro, le cose magicamente ricompaiono.
Però, siccome è un tipo scherzosamente bizzarro, non le rimette mai al proprio posto, ma me le fa trovare in luoghi impensabili e in posizioni talmente assurde che, talvolta, sfidano le leggi della fisica e dell’equilibrio, mentre lui sono convinto che si sganasci dalle risate vedendo la mia espressione stupita.
Conosco gente assolutamente degna di fiducia che abita in vecchie case e afferma, convinta, di avere un folletto che fa le faccende di casa, spazza in terra e, addirittura, prepara il caffè!
A me, invece, è capitato questo spiritello dispettoso col quale, alla fine, ho instaurato un certo rapporto di convivenza che va avanti da tempo e potrei anche dire che, nonostante tutto, mi ci sono un po’ affezionato.
Che lo chiami Buffardello o Linchetto per lui cambia poco e non si formalizza, però detesta essere apostrofato con quel nome tedesco che comincia per “P”, e non vuole neanche che lo pronunci perché, lui, è un folletto, tutto sommato, innocuo e simpatico (mi sto arrufianando in modo indecoroso, lo so…) mentre quell’altro è maligno e cattivo.
Ok… siccome devo uscire, adesso prendo le chiavi dell’auto che sono nel solito posto nell’ingresso.
Forse…