I bambini della montagna accendono il metato di Val di Vaiana

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VAL DI VAIANA – Quest’anno Giovanni Giovannetti, il Giovannino di Val di Vaiana, appassionato cultore e tramandatore delle tradizioni della montagna barghigiana non c’era all’accensione del suo metato in Val di Vaiana. Ci ha lasciati, ricordiamo, il giorno della Befana del 2022.

Però sarà contentissimo di sapere che la raccolta delle castagne è partita e che al metato stanno arrivando i frutti raccolti dai tanti amici ed abitanti della montagna che fanno riferimento a questo metato; sentire arrivare dove si trova l’odore del fumo della legna di castagno che lentamente ha cominciato a bruciare nella stanza inferiore del metato; vedere soprattutto che ancora una volta è stata rispettata la tradizione dell’accensione affidata ai più piccoli abitanti della famiglia e della montagna. Era una cosa a cui teneva particolarmente e così è stato anche quest’anno.

Qui, al metato del Giovannino, ora tenuto acceso ininterrottamente per quaranta giorni e notti dalla moglie Ademara Santi con il supporto di tanti amici della famiglia Giovannetti, tra cui l’inseparabile Luigi, ma anche Emanuele, Massimo, Doriano, Sergio e tutti gli altri che portano avanti la tradizione della lavorazione delle castagne e della produzione della farina dolce, si sono ritrovati proprio in tanti bambini provenienti da tutta la comunità per rispettare la tradizione. Sono Matteo, Viola, Lia, Alessio e Alessandra: a loro è toccata l’accensione del metato che ora fuma che è una bellezza ed a chi passa, anche con l’odore del fumo di legna di castagno, ricorda che è tempo di castagne, è tempo di autunno, è tempo per ricordare che la montagna ancora c’è e resiste. Proprio come avrebbe voluto il Giovannino.

Commenti

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  1. “Ecco le castagne della mia gente” dirà ai suoi colleghi lassù il Giovannino.

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