Monumento Monticino. “Massimo impegno per il restauro, ma iter complicato

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A proposito della osservazione di Alberto Giannecchini circa lo stato fatiscente del monumento ai caduti partigiani di Monticino, a Sommocolonia, interviene Vincenzo Cardone a nome dell’ANPI Barga. L’associazione partigiani da tempo è infatti impegnata nel tentativo di cercare di mettere mano al Monumento ed avviare il restauro e di seguito Cardone illustrata tutto l’iter.

 

“A partire dal 2015 la nostra Sezione – scrive – in occasione delle ricorrenze del 26 dicembre e 25 aprile evidenziava lo stato di degrado in cui versava il monumento eretto, il 26 dicembre 1949, in ricordo della Battaglia di Sommocolonia. Alla fine del 2018, come ANPI, abbiamo dato incarico ad un professionista per avere una valutazione reale sull’entità del degrado; la perizia confermò quello che era evidente: il Monumento aveva bisogno di importanti lavori di manutenzione/rifacimento. Il 25 aprile del 2019, in occasione della ricorrenza del 25 aprile, tale perizia fu consegnata dal sottoscritto nelle mani dell’allora Sindaco Marco Bonini che era al termine del suo mandato. La successiva Amministrazione ha cominciato a fare tutte quelle azioni che dovevano consentire la sistemazione dell’opera. Nel frattempo anche l’ATVL (Associazione Italiana Volontari della Libertà) era interessata a tale restauro ed insieme all’Associazione di Sommocolonia e all’Istituto Storico Lucchese coordinati dalla Sindaca Caterina Campani, abbiamo aperto un tavolo di lavoro ovviamente con l’obiettivo del recupero del Monumento di Monticino.

Tale opera risultava costruita su un terreno di privati (abitanti in Gran Bretagna); pertanto si è resa necessaria una lunga trattativa per poter intervenire, trattativa portata avanti dalla Sindaca e conclusasi con un accordo. Dopo questo via libera in un successivo sopralluogo per valutare meglio le fondazioni del monumento, risultate praticamente inesistenti, è stata consultata la Soprintendenza per stabilire se in monumento andava ricostruito utilizzando i materiali dello stesso, o se si doveva procedere ad un (problematico) restauro; peraltro durante un successivo sopralluogo con la Soprintendenza è emersa la necessita di valutare meglio l’eventuale esigenza di consolidare la collinetta.

Come ANPI e ATVL avevamo a disposizione circa 9000 €, forse sufficienti per la demolizione e ricostruzione del Monumento, con questa ulteriore verifica tali risorse economiche risultano assolutamente insufficienti. Il periodo della pandemia ha certo rallentato questo iter che stiamo riprendendo per cercare di trovare una soluzione sostenibile da tutti i punti di vista. Il nostro impegno per salvaguardare quell’eroico ricordo è totale e continueremo ad impegnarci affinché l’opera riassuma quella dignità che è indice di rispetto per chi ha dato la vita per la nostra democrazia”. 

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