Cittadini di Barga, grazie.

Una sola parola che spesso ci si dimentica di pronunciare, o scrivere in questo caso, ma capace di trasmettere qualcosa di estremamente prezioso.

Come il senso della gratitudine nei confronti della meravigliosa ospitalità che mi avete riservato facendomi sentire a casa circondato da amici di lungo corso nonostante fossi uno sconosciuto.

Sono arrivato in punta di piedi carico di paure e timori come si sovviene quando ci si incontra per la prima volta ma questi sentimenti sono scomparsi non appena raggiunto il centro storico, con il fiato spezzato dalla ripida salita, dove sono stato accolto a braccia aperte, sorrisi sinceri, sguardi amichevoli.

Poco importa che alla presentazione del mio libro, sabato, non ci fosse la ressa perché in fondo vi capisco, ascoltare uno scrittore parlare, a volte, è noioso e c’era molto di meglio da fare. Però quei pochi presenti sono diventati amici e abbiamo proseguito brindando e festeggiando come se ci conoscessimo da sempre.

Sapete, Cittadini di Barga, uno dei motivi per cui mi sento legato alla Scozia è proprio per la loro capacità di accogliere lo straniero e lo sconosciuto, di far sentire a casa chi a casa non è. Ed è la stessa emozione che ho provato con voi. Ho girato tanti posti in Italia ma posso dire senza alcuna remora che la Vostra città vola in vetta alla mia, personale, classifica dei luoghi in cui ho lasciato un pezzo di cuore.

Come parziale ringraziamento giunge questa lettera aperta e una donazione fatta alla biblioteca comunale di Barga cui ho regalato una copia del mio romanzo.

Perché rimanga traccia di questa visita nel vostro meraviglioso borgo popolato dalla vostra meravigliosa gente.

Grazie ancora.

Massimo Tagino, scrittore.