Industria della carta e della trasformazione a rischio tenuta: filiera essenziale, chiede misure per ridurre i costi energetici e il credito d’imposta per sostenere l’industria culturale

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ECONOMIA – “L’essenzialità della carta non nasce per decreto, ma in quanto materiale indispensabile per l’imballaggio, per la cultura, l’igiene e l’istruzione oltre che essere parte fondamentale dell’economia circolare, riciclando ogni anno 6 milioni di tonnellate di carta e avendo già raggiunto il tasso di riciclo dell’85%. Si può ottimizzarne l’uso, ma farne a meno significa non proteggere gli alimenti, avere meno igiene, penalizzare la cultura e l’istruzione, tornare dunque indietro nella sostenibilità del Paese“, commenta così il Presidente della Federazione Carta e Grafica, Emanuele Bona, le dichiarazioni apparse sui media riguardanti il costo dei prodotti in carta e la conseguente intenzione di volerne farne a meno negli esercizi commerciali.

“La quotazione del gas è aumentata ad oggi di circa 12 volte – con punte di 16-17 volte rispetto al giugno 2021 (20 euro Mkwh) – e ciò ha determinato conseguenti aumenti dei costi in cartiera, che si riverberano su tutta la filiera, e incrementi ingenti in tutte le attività di stampa e trasformazione, incluse quelle relative ai materiali flessibili” prosegue Bona “ma quel che è peggio sono i costi energetici, che a questi livelli, rischiano di fermare o rallentare la produzione. A queste condizioni è a rischio la tenuta dell’intera filiera, con tutte le conseguenze che ciò comporta”.

Secondo Bona bisogna, quindi, con rapidità intervenire sui costi energetici di produzione oltre che sostenere l’industria culturale tramite un credito d’imposta per l’acquisto di carta per la stampa di libri, come richiesto anche da AIE, l’Associazione degli Editori.

“La carta non dev’essere considerata solo un costo, ma un valore per quanto rappresenta in termini di rinnovabilità, riciclabilità, compostabilità e di effettivo riciclo oltre che necessaria per l’apprendimento e per la diffusione della cultura e dell’informazione”.

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