Quasi 600 spettatori in platea; un omaggio iniziale a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita ed una edizione, la numero 31, che è stata quest’anno dedicata a Gino Strada ed a Emergency, con una bella dedica che è stata letta in apertura dal presidente della Fondazione Pascoli, Alessandro Adami, ancora convalescente ma finalmente in piedi dopo una brutta caduta di qualche tempo fa.
Poi la prova dell’attore Giorgio Pasotti, incaricato delle letture pascoliane; sicuramente dentro al suo ruolo e molto chiaro nel suo reading delle più belle poesie pascoliane, concluso come tutto gli anni con l’Ora di Barga e prima ancora con Il Gelsomino Notturno. Pasotti ha letto bene tra le altre La Voce, La mia Sera, X Agosto, Temporale.
Così la Serata Omaggio a Pascoli andata in scena come sempre la sera del 10 agosto, di nuovo ospitata sul piazzale del Fosso a Barga.
Dopo i saluti della sindaca Caterina Campani e del neo presidente della Misericordia di Castelvecchio Daniele Pieroni (che insieme alla fondazione Pascoli e all’associazione Il Serchio delle Muse organizzato questo evento), la bella dedica di Alessandro Adami a Strada ed a Emergency rappresentata da Stefano Pallottino, coordinatore gruppi della Toscana e Gioele Tomei, volontario gruppo locale Media Valle e Garfagnana.
Nel pubblico, la presenza di tante autorità a cominciare dal senatore Andrea Marcucci e dai consiglieri regionali Puppa e Mercanti.
La musica offerta dall’Ensemble Le Muse e dal maestro Andrea Albertini è stata come al solito di ottimo livello, Davvero una bella sorpresa ed una novità la presenza della bravissima vocalist Angelica Depaoli,. Brava come sempre, ma non è una novità, il soprano Linda Campanella.
Alla fine dunque, una bella serata omaggio a Pascoli che con questa edizione saluta Barga e ritorna nella sua Castelvecchio.
Tag: NoiTV
Gae
13 Agosto 2022 alle 16:07
La serata è stata nel complesso piacevole, soprattutto quando Giorgio Pasotti ha recitato.
Bravi anche gli interpreti musicali, peccato però per l amplificazione molto deformante dei suoni e soprattutto per lo scombinato e troppo elaborato arrangiamento che ha reso alla fine sgradevole e poco riconoscibile anche il grande Morricone.