FORNACI – Fornaci di Barga si è colorata di rosa ieri sera per il ritorno della Marcia dei Braccialetti Rosa giunta alla quinta edizione e che è tornata dopo la “pausa pandemia” di due anni.
Ad organizzare questo evento benefico e di solidarietà che fino al 2019 ha sempre riscosso un grande successo di partecipazione e di sostegno da parte della popolazione della vallata, il Gruppo Marciatori FIDAS di Fornaci di Barga, i donatori di sangue FIDAS di Fornaci, il Comune di Barga, la commissione pari opportunità, il centro antiviolenza “Non ti scordar di te” e l’associazione Il Sorriso di Francesco.
L’appuntamento per tutti è stato in Piazza IV Novembre da dove poi all’imbrunire la marcia è partita per un lungo giro per Fornaci, con il corteo aperto da uno striscione e la partecipazione e di circa 250-300 persone: donne, ragazze, ma anche uomini, istituzioni e associazioni hanno sfilato con i braccialetti rosa per ribadire un forte no alla violenza di genere, per lanciare un messaggio forte a tutte le donne in difficoltà: “non siete sole”, ma anche per promuovere i valori della donazione del sangue che, come ha ricordato Giannetto Lucchesi, è di fondamentale importanza in un periodo di emergenza che ormai dura da tanto tempo.
In Piazza IV Novembre, prima della partenza, anche i saluti degli organizzatori e degli ospiti della serata tra cui Ilaria Assogiu, vicepresidente della Commissione Pari Opportunità di Coreglia e Piera Banti Presidente della Commissione Pari Opportunità provinciale, presente anche quale responsabile del Pronto Soccorso della Valle del Serchio e del Codice Rosa per Lucca e la Valle del Serchio e come coordinatore medico di tutta la ASL dei referenti medici di Pronto Soccorso per il codice rosa.
Banti ha riferito che proprio mentre era in corso la manifestazione di Fornaci dal pronto soccorso di Lucca era partito un alert per un nuovo codice rosa, una ragazza di 29 anni picchiata dal marito; ha parlato in questo momento di casi in crescita con circa due casi al giorno; una media giornaliera che comunque è alta tutto l’anno con 1,5 casi giornalieri.
Per la Banti si tratta purtroppo solo della punta dell’iceberg di un mondo sommerso di violenza, perché questi sono solo i casi che arrivano al pronto soccorso per lesioni personali mentre tutto il resto, tutte le varie forme di violenza e discriminazione, rimangono sommerse; spesso all’interno di quattro mura.
Ha parlato anche di un altro fenomeno in crescita, la violenza nei confronti di donne sole ultrasessantacinquenni che hanno bisogno di assistenza e che spesso ricevono violenza e soprusi proprio da chi dovrebbe accudirle.
A parlare tra le altre anche Maria Grazia Forli, la mamma di Vanessa Simonini che in Valle del Serchio è divenuta per tutti noi un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne; ma anche Maristella Adami del Centro antiviolenza “Non ti scordar di te” della Valle del Serchio: “Ognuno di noi può essere il braccio di aiuto per una donna che ha bisogno di aiuto. Bisogna che queste donne sappiano dunque che non sono sole e che possono contare su di noi”
Alla serata, come detto, una buona partecipazione, con la distribuzione a tutti i partecipanti dei braccialetti rosa luminosi, di un braccialetto ricordo rosa e di un buono per un tagliere gratuito di salumi e formaggi e crostini presso l’antica macelleria Notini valido per tutte le donne partecipanti alla marcia. Prima della partenza della marcia anche un piccolo flash-mob di danza, delle ragazze della scuola di danda del Judo Club Fornaci.
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