Nonostante tutto, la fiera di Santa Maria e San Rocco post pandemia è andata sicuramente meglio delle ultime due edizioni in pieno contagio, con un discreto numero di persone in giro ed anche un po’ più di ambulanti soddisfatti; soprattutto quelli di via Roma che con la chiusura al transito di quel tratto (novità di questa edizione), hanno fatto maggiori affari.
Non tutti gli ambulanti sono rimasti comunque soddisfatti, con una parte di loro che ha partecipato solo alla giornata del 15 e che ha disertato 16 e 17 agosto. Tanto che la nuova location di piazzale Pertini (che non è risultata gettonatissima dalla gente e gradita agli ambulanti), è stata sgomberata dai banchetti solo dopo una giornata ed i rimanenti di quella piazza sono stati spostati nei buchi lasciati vuoti dagli ambulanti che se ne erano andati via già la sera del 15. Con il risultato che già dal 16, la fiera è risultata ridotta di almeno una ventina di banchi in meno; divenendo come grandezza poco più che un mercato settimanale.
Per quanto riguarda la gente di Barga, per la quale la fiera è un istituzione, non sono mancati i giudizi negativi di tanti, soprattutto per una minore qualità generale di tanti banchi presenti rispetto a quella di qualche decennio fa; per i pochi banchi, ma anche per il fatto che, a forza di aggiustamenti delle location per ragioni di sicurezza (come parte di via del Giardino che non viene più utilizzata da anni) la fiera risulta troppo spezzettata, sparpagliata, senza un collegamento.
Per quanto riguarda il ritorno delle serate di ballo di cornice alla fiera, delle sere del 15 e 16 agosto, la prima è stata fortemente condizionata come si sa dal temporale (immancabile) di ferragosto ; la seconda è stata invece un successo, organizzata con l’appoggio del comune dai locali di piazzale Matteotti con dj set e tavoli all’aperto, e soprattutto con la presenza di tantissimi giovani. Buona anche l’assistenza alla serata, fornita dai volontari dell’Arciconfraternita di Misericordia di Barga e della Misericordia del Barghigiano.
Quel che lascia in eredità questa edizione della fiera? Qualche cosa di buono e qualche cosa da rivedere per rilanciare l’appuntamento andato a calare negli anni: il primo ingrediente di sicuro una maggiore centralità e più continuità del percorso della fiera.
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