Foto razzista in “dono” alla scrittrice. Amarezza e solidarietà a Barga

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BARGA – Amarezza e dispiacere per il fatto che ha visto protagonista sabato scorso la scrittrice Clementine Pacmogda e due ragazzini che le hanno consegnato una foto con sopra disegnato un fallo sulla bocca di una ragazza ed una svastica. Il fatto che la cosa sia peraltro avvenuta in una Barga tollerante e dove sono tante le iniziative per combattere razzismo, pregiudizi, violenza contro le donne, è da tutti ritenuto ancor più pesante da accettare.

E’ amareggiata e dispiaciuta intanto la sindaca di Barga Caterina Campani che a nome di tutta la comunità civile barghigiana ha espresso ieri la piena solidarietà a Clementine:

“L’ho chiamata stamani (ieri per chi legge) dopo che ho letto la notizia sulla Nazione. L’episodio è brutto, spiacevole. Non ci sono giustificazioni per un’azione di questo genere. Ha fatto bene, Clementine, a rivolgersi anche ai carabinieri perché queste cose vanno condannate e se si risale ai responsabili devono risponderne.

C’è tanta amarezza perché in tanti, dalle scuole, al comune, alla stessa scrittrice, proprio in questo territorio ci diamo molto da fare per combattere contro il razzismo, per difendere i diritti delle donne e vedere che accadono tra i più giovani fa male. Bisognerà fare una ulteriore riflessione sul come muoversi tra i nostri giovani per far capire la pesantezza di questi gesti. A Clementine l’ho già espressa al telefono, ma rinnovo a lei tutta la mia, e la nostra vicinanza”

Anche Andrea Giannasi, editore del Tra le righe che ha pubblicato un libro di Clementine, ieri è voluto intervenire:

“Sono molto dispiaciuto per Clementine, ma provo anche una profonda tristezza per i due ragazzini che hanno compiuto un gesto simile. Mostrano una terribile ignoranza e un vuoto che come società civile dobbiamo colmare.

Ci attiveremo immediatamente affinché si comprenda che il razzismo è un ponte che si spezza mentre noi dobbiamo costruire tutti insieme un futuro di convivenza, accoglienza, inclusione”.

Ad intervenire esprimendo solidarietà alla scrittrice, anche la presidente Sonia Ercolini a nome di tutta la commissione Pari Opportunità di Barga:

“La nostra  solidarietà nei confronti dell’amica, scrittrice Clémentine Pacmogda che ha subito questo atto vile e ingiustificabile qui nella nostra Barga. Clémentine collabora costantemente con noi proprio per parlare di razzismo e immigrazione e questo triste episodio sottolinea purtroppo, nonostante i nostri incontri di sensibilizzazione, che c’è ancora tanto lavoro da fare per la lotta contro la discriminazione di ogni genere.”

Ad esprimere ieri solidarietà a Clementine anche il  presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo all’episodio

“Voglio esprimere tutta la vicinanza mia e dell’intero Consiglio Regionale della Toscana a Clementine Pacmogda. L’episodio che ha raccontato attraverso le pagine della stampa mi turba molto, deve turbarci tutti e porci delle domande. Stiamo facendo abbastanza per trasmettere alle nuove generazioni la cultura del rispetto? Una domanda alla quale dobbiamo rispondere con i fatti.
Un segnale forte contro i linguaggi d’odio lo abbiamo voluto dare lo scorso 30 novembre in occasione della Festa della Toscana che celebra l’abolizione della pena di morte. Partendo da quel gesto rivoluzionario, avvenuto nel lontano 1786 e voluto dal Granduca Pietro Leopoldo, abbiamo sottoscritto un impegno preciso: il manifesto per la comunicazione non ostile.
Un chiaro segnale a tutti, ma soprattutto alle nuove generazioni che le istituzioni e la Pubblica Amministrazione vogliono promuovere nei fatti l’integrazione e il rispetto nei confronti degli altri e al tempo stesso condannare ogni gesto razzista e discriminatorio.
A maggior ragione dopo il fatto raccontato da Clementine il mio appello ai giovani, alle loro famiglie e alla scuola, è quello di non “non essere mai indifferenti all’odio”. Ha fatto bene lei a raccontare quello che è accaduto.
Mai essere indifferenti, mai voltarsi altrove di fronte ad episodi di violenza, di qualunque tipo. La Toscana è e sarà sempre terra di diritti, di inclusione, di solidarietà”

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