BARGA – Venerdì scorso, 30 aprile, è stato approvato in Consiglio Comunale il piano economico finanziario dei rifiuti (PEF 2022/2025) sulla base del quale vengono poi calcolate le tariffe TARI; il PEF 2022/2025, calcolato in funzione dei costi di esercizio del Comune di Barga e di quelli forniti dai gestori del servizio di raccolta, smaltimento e pulizia strade come validato da ATO Toscana Costa, espone un costo complessivo di Euro 2.352.358 (al netto delle detrazioni che ammontano ad euro 12.227,00) di cui parte variabile pari a € 1.766.125 e parte fissa pari a € 586.233.
Nell’affrontare l’argomento è molto importante sottolineare la situazione economico/finanziaria che stiamo vivendo, riferisce il Vicesindaco Vittorio Salotti anche assessore al bilancio, finanza e tributi dell’Ente, sia per effetto del perdurare della pandemia da Covid-19 che per quello che sta succedendo nel mondo e soprattutto in Ucraina; in questo inizio d’anno si è assistito e molto probabilmente si assisterà ad un aumento dei costi di gasolio e benzina, oltre ai rincari legati al settore dell’energia, in particolare del gas naturale e dell’energia elettrica. Tutto questo incide su tutti gli acquisti di beni e servizi che cittadini ed imprese si trovano ad affrontare e, sebbene le cause di questi aumenti non siano riconducibili alla volontà dell’amministrazione comunale ma ad una serie di circostanze concomitanti, anche di livello internazionale, come sottolineano gli analisti e gli esperti del settore, questi aumenti però hanno purtroppo inciso anche sul PEF del Comune di Barga, che prevede per il 2022 un aumento del costo complessivo del 5,5%.
Questo aumento, spiega ancora il Vicesindaco, è scaturito da un PEF proposto dal Gestore del servizio che prevedeva una aumento ben più considerevole del costo rispetto agli anni passati (causa appunto gli incrementi che lo stesso ha da dovuto e dovrà sopportare soprattutto a causa dei rincari del costo dei trasporti e del rinnovo contrattuale dei dipendenti del settore, oltre che per i rincari energetici e per ogni tipo di acquisto in genere, quali ad esempio i semplici bidoncini e sacchetti per i rifiuti) e che ha visto il susseguirsi di una serie di incontri che hanno portato ad una rimodulazione ed efficientamento del servizio contenendo l’aumento al 5,5% per il 2022 e bloccando il costo anche per l’annualità 2023.
Tale aumento non sarà però uguale per tutti, non per volontà del Comune ma per l’applicazione della normativa ARERA, e su questo argomento insistono i funzionari della Ragioneria ed dell’ufficio tributi del Comune di Barga, che ci hanno inviato la seguente nota esplicativa:
“Con l’istituzione dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), è cambiato radicalmente l’approccio dei Comuni nella predisposizione del piano finanziario per la Tari, all’inizio con il Mtr-1 (delibera 443/2019) e ora con il Mtr-2 adottato con delibera 363/2021 per il 2022-2025.
Il nuovo Metodo Tariffario di ARERA (MTR) è stato delineato nell’ottica di favorire l’adeguamento dei sistemi per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti agli obiettivi fissati dalle direttive europee, in applicazione del principio “chi inquina paga” e con il nuovo MTR-2 dal 2022, nell’andare a costruire il PEF e le componenti di costi variabili e fissi alcune voci di spesa non possono essere più fatte gravare sui costi fissi (la cui applicazione tariffaria per le utenze domestiche è legata al metro quadrato delle abitazioni) ma dovranno essere imputate alla parte variabile e quindi gravare sulle utenze ritenute, sempre dal legislatore, come maggiormente “inquinanti”. In sostanza, ad esempio, non possono essere imputati nei costi fissi quelli relativi al personale impiegato in attività operative del ciclo integrato, che vanno inseriti integralmente tra i costi variabili. Oppure la gestione dell’isola ecologica è da considerare un costo variabile e non più un costo fisso. In particolare, nei servizi ad alta intensità di manodopera, come i servizi di raccolta domiciliare, questa previsione determina ovviamente un effetto importante di spostamento di costi dalla parte fissa a quella variabile. Nel 2021, per rallentare la crescita della quota variabile rispetto agli anni precedenti, l’Autorità aveva inserito un limite alla variazione della tariffa ponendola al massimo al 20% e l’eventuale quota eccedente poteva essere ricompresa nei “costi fissi”. Questo intervento era teso a rendere più “gestibile” nei confronti dell’utenza la diversa allocazione dei costi causata proprio dalle nuove regole dell’MTR ma questa clausola di salvaguardia non c’è più e ciò comporterà una ulteriore modificazione dell’articolazione tariffaria, con un potenziale aumento della tariffa delle utenze domestiche con più componenti e con abitazioni di minori dimensioni: infatti la quota variabile del tributo, incrementata a causa dell’applicazione della suddetta normativa ARERA in materia e che adesso incide per circa il 75% della tariffa con riferimento al Comune di Barga rispetto al 50% del 2021, per le utenze domestiche non è più legata ai metri quadrati delle abitazioni come in passato; solo i costi fissi, attualmente circa il 25% della tariffa, vengono addebitati con riferimento ai metri quadrati delle abitazioni, naturalmente ad un importo inferiore al metro quadro rispetto al recente passato in quanto devono coprire un importo inferiore del costo complessivo”.
La conseguenza dell’applicazione di questa nuova normativa, che come ribadiscono i tecnici dell’Ente non dipende dalla volontà del Comune, genera nel calcolo delle tariffe una quota variabile del tributo (che come detto copre il 75% del costo complessivo) identica per tutte le utenze domestiche con lo stesso nucleo familiare indipendentemente dalla grandezza dell’abitazione e di conseguenza un aumento rispetto al passato per le abitazioni di minori dimensioni e con più componenti il nucleo familiare, mentre le abitazioni più grandi avranno una riduzione pur pagando sempre di più rispetto alle più piccole per effetto della quota fissa che, seppur diminuita come costo complessivo, ha una tariffazione ancora legata ai metri quadrati.
Conclude infine Salotti a nome dell’intera Amministrazione Comunale che ha fortemente ha voluto una manovra economica a supporto delle famiglie in difficoltà e quindi maggiormente colpite dai tanti rincari di questo periodo, necessaria per incoraggiare la ripresa economica a cui si spera di assistere nei prossimi mesi. Pertanto l’Amministrazione Comunale ha riproposto, per l’anno 2022, di incrementare il limite ISEE per l’esenzione della TARI da euro 10.000,00 ad euro 12.000,00; il limite massimo di reddito ISEE per ottenere invece il rimborso TARI rispettivamente del 45% e 50% viene rivalutato da euro 16.800,00 fino ad euro 18.000,00; infine viene riproposto anche per il corrente anno il limite ISEE da euro 18.001,00 ad euro 22.000,00 per ottenere il rimborso al massimo del 25% della TARI.
Le richieste per ottenere l’esonero ed i rimborsi di cui sopra dovranno essere presentate dopo la ricezione dell’avviso di pagamento e, come da regolamento, entro il 31 dicembre 2022 utilizzando lo schema di modelli allegati (all.1, 2 e 3).
all_1 Mod. Esonero TARI 2022 All_2 Mod. Rimborso-45-50-TARI_2022 All_3 Mod. Rimborso 25 TARI_2022
Per l’anno 2022 sono previste 3 rate di pagamento con scadenza 15 luglio, 30 settembre ed 1 dicembre 2022.
L’ufficio tributi del comune di Barga si rende disponibile fin d’ora per tutte le informazioni e delucidazioni necessarie.
I contatti sono per mail: tributi@comunedibarga.it e telefonicamente ai numeri: 0583724735 – 724757 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 – il martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 14,30 alle 16,30 – il sabato mattina dalle 8 alle 11,30.
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