L’accordo ora approvato dai dipendenti è finalizzato alla protezione ed al rilancio dei siti produttivi in Italia: elemento fondamentale il fatto che il core- business dell’ azienda rimane la metallurgia e sono definiti investimenti in tutti gli stabilimenti del gruppo.
Sì dei lavoratori di KME all’ipotesi accordo aziendale che era stato siglato nelle settimane scorse tra KME ed i sindacati FIOM, FIM e UILM.
Come reso noto dai coordinatori nazionali dei tre sindacati per il gruppo KME Michele Folloni (FIM) , Massimo Braccini (FIOM), Giacomo Saisi (UILM) a seguito dell’ipotesi del rinnovo del contratto aziendale del gruppo KME, sono state svolte le assemblee sindacali in tutti gli stabilimenti e poi l’accordo è stato votato tramite referendum. I lavoratori l’hanno alla fine approvato per l’89,61%.
Si è votato naturalmente nei tre principali siti di KME in Italia: Firenze: 64 sì e 1 no; Fornaci di Barga: 395 sì – 27 no; Serravalle Scrivia: 128 sì – 40 no per un totale di 587 sì e 68 no.
Che si arrivasse ad una approvazione pareva già scontato dopo la sigla dell’ipotesi di accordo. Già i sindacati avevano infatti nell’occasione espresso parole estremamente positive per il contratto aziendale; dichiarando che dopo quasi 10 anni di accordi difensivi si è tornati a definire un accordo espansivo che apre una nuova fase di incrementi economici e di migliori prospettive.
L’accordo ora approvato dai dipendenti è finalizzato alla protezione ed al rilancio dei siti produttivi in Italia: elemento fondamentale il fatto che il core- business dell’ azienda rimane la metallurgia e sono definiti investimenti in tutti gli stabilimenti del gruppo.
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