BARGA – Sono ripartiti alcuni giorni fa i lavori per la ricostruzione del palazzetto dello sport di Barga. 

Si tratta dell’intervento per la realizzazione delle sole strutture portanti . Lavori per un importo iniziale di 850 mila euro che si erano interrotti nell’agosto scorso e che ora finalmente riprendono.

Il problema era emerso appunto nell’agosto scorso quando la ditta esecutrice di questa parte dell’opera, la Martino Costruzioni S.P.A., si era fermata a causa del lievitare dei costi delle materie prime dovuti alla crisi pandemica.

Sono stati mesi difficili ed anche di tensione tra il comune e l’azienda costruttrice; c’era da trovare la quadra dei conti ed alla fine, dopo un lungo percorso, si è arrivati il 18 marzo scorso alla firma di un accordo transattivo che prevede un nuovo intervento economico del comune (è stato allo scopo acceso un mutuo di 110 mila euro), ma che impegna anche la ditta esecutrice a concludere i lavori entro il 31 luglio prossimo.

“Sono stati mesi difficili questi – riconosce la sindaca Caterina Campani – in cui ho anche temuto che non si riuscisse a trovare una soluzione fattibile per sbloccare l’impasse che si era venuto a creare, ma alla fine ce l’abbiamo fatta ed è arrivato questo accordo transattivo. I tempi di conclusione di questo lotto a questo punto sono fissati, dopodiché potrà riprendere il lotto principale di 1.228.000,00 euro. La ditta esecutrice di questo secondo lotto, il Consorzio Ciro Menotti, ci ha già assicurato che il lavoro verranno portati a termine”

“Tempi previsti? – continua – Se tutto va per il verso giusto, se non ci saranno altre problematiche da affrontare in questa travagliata vicenda, con il prossimo anno si conta di poter inaugurare il nuovo palazzetto dello sport”.

La sindaca Caterina Campani vorrebbe a questo punto fare anche il punto della situazione con la popolazione; organizzare insomma un incontro pubblico per ripresentare il progetto finale e per spiegare il motivo dei ritardi che in questi anni, fin dalla presentazion del progetto iniziale e dall’avvio dei primi lavori del 2018, si sono purtroppo accumulati: “Ma anche per spiegare – dice – il nostro ’impegno, che non è mai venuto meno, per risolvere di volta in volta le complicate situazioni verificatesi”.