BARGA – Stamani come in tutta Italia ci sono state a Barga le celebrazioni del 25 aprile, giorno della fine della Guerra 1940-45. Per Barga un giorno tristemente tutto speciale perché solo pochi giorni prima, il 17-18 aprile, il fronte della Linea Gotica aveva smobilitato dal suo Comune per arretrare fino al 25 aprile, giorno ufficiale della fine del conflitto bellico. La Linea Gotica del fronte, che inizialmente doveva essere a Borgo a Mozzano, ma lì non ci fu sparato neanche un colpo di fucile, poi da parte dell’Asse fu decisa di istituirla più a nord, cosicché Barga con tutto il suo Comune si trovò proprio nel mezzo tra gli eserciti belligeranti con gravi distruzioni e lutti umani che durarono per sette mesi, dall’ottobre 1944 all’aprile 1945.
Ogni anno il Comune di Barga in questo giorno sale il colle che porta a Sommocolonia, dove il 26 dicembre 1944 ci fu l’ultimo sussulto dell’Asse, che dal soprastante monte di Lama scese con i suoi soldati verso l’antichissimo Castello e iniziò la furiosa battaglia porta a porta contro le truppe Alleate che dovettero ripiegare oltre il Comune di Barga. Celebre la resistenza dell’eroico manipolo partigiano di Pippo, come del Tenente Fox, che asserragliato nella torre della rocca, per arrecare danno agli attaccanti che ormai avevano preso anche la stessa rocca, dette il comando alla sua artiglieria che era posta a Loppia, di tirare sulla sua posizione. Un gesto che gli è valso la postuma e massima riconoscenza Americana, cioè la medaglia d’onore alla memoria. Un riconoscimento che invece ancora manca da parte dell’Italia al Castello di Sommocolonia e a tutto il Comune di Barga, che in quei giorni della battaglia vide la sua popolazione tutta in fuga per il pericolo di cadere vittima della furia dell’Asse. A Sommocolonia, in quella Battaglia ci furono, così come ricorda il colonnello Vittorio Biondi in una sua pubblicazione sull’evento, più di 150 morti.
Alla fine della guerra Sommocolonia, distrutta oltre il 60% con la chiesa romanica rasa al suolo, era circondata anche del filo spinato con l’impossibilità ai suoi abitanti di poterci entrare a raccogliere qualcosa di suo tra le macerie delle proprie case, salvo di aver ricevuto il permesso del comando americano.
Per queste vicende rimandiamo il lettore a riprendere tra le mani il libro di Mons. Lino Lombardi, dove di quelle tristissime vicende, perché mai lasciò il suo posto a differenza di ogni politico, ne fu testimone giorno per giorno. Un libro frutto del suo diario personale dove ogni giorno annotava episodi e ogni cannoneggiamento diretto su Barga, come del raid aereo che dopo la Battaglia di Sommocolonia, per due volte arrecò distruzioni in tutto il Comune, mentre la ritirata delle forze dell’Asse lasciò in Barga il suo tangibile segno nella distruzione sistematica dei ponti di collegamento tra la Vecchia e la Nuova Barga.
Il 25 aprile a Barga fu salutato dal Doppio delle campane del Duomo di Barga, mentre che dal tetto della chiesa entrava un mite sole a illuminare volti drammaticamente avviliti, anche al pensiero dei tanti figli di cui ancora non si sapeva che fine avesse fatto. Il parroco di Barga Lombardi benediva ognuno con le sue parole ripetute a infondere in ognuno la speranza: Barga riprenderà! Barga riprenderà!
Le cerimonie di Barga si sono avute con tre appuntamenti. Il primo a Barga, al Parco degli Alpini, dove il Gruppo Alpini di Barga, con l’Associazione Militari in congedo e il Comune di Barga, rappresentato dall’assessore Lorenzo Tonini e da MaresaAndreotti, hanno posto una corona d’alloro al Monumento all’Alpino, e un cuscino tricolore alla lastra su cui sono ricordati tutti i militari morti del Comune di Barga in quel conflitto.
L’altro appuntamento è stato a Renaio, dove alle ex scuole elementari c’è la targa che ricorda il partigiano Giuseppe Marchi, dove il Comune di Barga e l’Anpi hanno posto una corona d’alloro.
La cerimonia ha avuto il suo momento topico a Sommocolonia di cui abbiamo già detto qualcosa d’importante, ma che in pratica si è svolta inizialmente al Monticino, il luogo dove i Partigiani di Pippo hanno sviluppato la tragica ma vana resistenza, con numerose vittime, con la deposizione di una corona d’alloro donata per l’occasione dal Panda 4×4 Off Road Club Italia. Poi i partecipanti, Gruppo Alpini Barga, Anpi Barga, Associazione Ricreativa Sommocolonia, con i rappresentanti del Comune di Barga vice sindaco Vittorio Salotti, capo gruppo della maggioranza Maresa Andreotti, assieme ai consiglieri Lunardi, Feniello e cittadini, in corteo si sono recati alla Rocca e poi di fronte al monumento ai Caduti dove c’è stato altro omaggio e ricordo per la triste ricorrenza.
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