Dispiace davvero tanto comunicare su questo giornale che Barga ha pagato un’altra vittima al covid-19. Ieri, all’età di 85 anni, ci ha lasciati all’ospedale di Lucca il carissimo Gino Popolani di Barga, il babbo di Roberta, docente al Liceo Musicale Passaglia, cantante lirica che ci ha regalato tanti momenti intensi e che per Barga ha organizzato anche tanti eventi musicali, l’ultimo dei quali la scorsa estate, pro GVS, al Sacro Cuore.
Gino da qualche anno non si vedeva molto in giro, ma indubbiamente ha scritto un bel pezzetto di storia commerciale della nuova Barga e sinceramente oggi, di persone con le sue qualifiche e con il suo negozio, in questa Barga diventata sempre più dormitorio, svuotato in buona della sua vita commerciale, ce ne sarebbe invece un grande bisogno.
Una persona mite, gentile, sempre con un lieve ma deciso sorriso sul viso. Un immagine di lui che non mi abbandonerà e che ricorderò sempre volentieri.
Gino Popolani, assieme alla moglie Marisa Bastiani scomparsa nel 2008, dal 1956 è stato titolare del negozio di elettrodomestici, articoli elettrici e fotografia di via Pascoli, nel cuore del Giardino, chiuso poi nel 2009. Oltre alla vendita di vari elettrodomestici, il caro Gino è stato uno dei principali punti di riferimento, a Barga e dintorni, per quanto riguarda guasti di apparecchi, dalle televisioni a tutto il resto, problemi elettrici in genere ed installazioni specializzate.
Con gli anni la pratica è cresciuta e così pure l’esperienza e con il tempo l’attività si è arricchita grazie ad un’altra grande passione di Gino: quella per la fotografia. Ma l’elettronica è rimasta sempre al centro del lavoro del caro Gino che nel 2002 inaugurò nel suo negozio un ampio settore dedicato proprio all’elettronica, realizzando un laboratorio altamente specializzato per la riparazione di tutti i tipi di elettrodomestici; e per qualsiasi problema inerente elettricità ed affini.
Quel negozio, che io ricordo volentieri perché lì ho comperato i primi dischi o le musicassette della mia vita e quindi per me quello era un negozio particolarmente ambito, è chiuso da tanti anni, ma se ci ripenso sento sempre le voci di Gino e di Marisa…e li vedo lì, intenti nelle loro attività; lei dietro il bancone, lui a riparare un televisore o qualche apparecchiatura elettrica. Ma il Gino lo rivedo anche in giro, alle processioni, alle comunioni, alle manifestazioni, dove non mancava mai di essere presente per le fotografie.
Una bella persona il Gino che oggi ricordo con tristezza per la sua perdita, ma anche con grande affetto.
Mi mancherai, caro Gino.
Alla cara Roberta, a cui sono davvero tanto vicino, al marito Andrea dell’Immagine, al nipote Giorgio, ai cugini ed ai parenti tutti invia a nome del Giornale di Barga di cui Gino era un affezionato lettore, le più affettuose condoglianze.
Lascia un commento